Il fiore di loto

Simboli biblici

Il fiore di loto, tra le piante acquatiche, è uno dei fiori più ammirati per la sua bellezza e per i diversi significati che le culture antiche, in particolare orientali, compresa la Bibbia, gli hanno attribuito.

Il fiore di loto sorprende e affascina perché pur nascendo in acque stagnanti e paludose e affondando le sue radici in esse, cresce pulito e, rimanendo incontaminato, mantiene la sua straordinaria bellezza e il suo profumo.

Il fiore di loto che, in un certo senso, trasforma il fango o la palude in fiore, rappresenta la forza della vita, che resiste alle avversità e si eleva su di esse. Nell'antico Egitto, per questa ragione, i fiori di loto venivano disposti nella tomba come augurio di risurrezione per i defunti.

Nella Bibbia, nel libro del Cantico dei Cantici, il fiore di loto è il simbolo dell'amore per eccellenza. Questo fiore, spesso tradotto con giglio, indica la vitalità dell'amore coniugale, fedele e forte, che resiste a ogni prova. La donna innamorata del suo unico uomo è splendida come un fiore di loto e il suo amato 'pascola tra di essi'. Poiché il loto era fiore commestibile, l'immagine indica che l'amato, paragonato, pure, a un capriolo, si nutre di questi fiori, sperimenta cioè la gioia dell'amore: «Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i fiori di loto» (2,16).

Il fiore di loto per la sua forma accogliente a calice e la sua carica simbolica, nel Cantico ricorre diverse volte: 4,5; 5,13; 6,2; 6,3; 7,3 e descrive con stupore, evocando quasi la creazione dell'umanità (Gen 2, 23), la bellezza del corpo dell'uomo e della donna, creati per la reciproca comunione e fecondità.

Il fiore di loto, che resiste alle acque torbide, conservando il fascino della sua bellezza, non solo è simbolo di vita, ma è anche simbolo di vittoria della vita sulla morte. Il Cantico dei Cantici afferma che ' l'amore è forte come la morte' (8,6) anzi l'amore fedele e duraturo vince tutte le battaglie persino quella sulla morte. Il fiore di loto indica tutto questo!

Da sapere

Alcune versioni del Cantico, basandosi sul testo greco dei LXX, che traducono "giglio" (sosan da cui il nome della casta Susanna) mentre la traduzione "fiore di loto" (sesen), che deriva dall'egiziano, sembra essere la più corrispondente. Il giglio indica soprattutto la castità, il fiore di loto descrive, invece, la mutua appartenenza dell'uomo e della donna, ce-lebra la gioia del dono e l'amore autentico, forte come la morte e che, come il loto, si rinnova e consolida ogni giorno nelle varie situazioni, portando bellezza dove non c'è.

 

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