Il Risorto mi chiamò per nome

In preghiera con Maria di Magdala

Fra i testimoni privilegiati dell'incontro con il Risorto, nel mattino di Pasqua, spicca la figura di Maria di Magdala. Ci poniamo in preghiera, entrando nel mistero della sua esperienza, per fare spazio dentro di noi all'appello del Maestro, il Vivente, che ci chiama alla sequela e all'annuncio.

Là nel giardino

Là, nel giardino
all'alba vorrei essere
a cercarti ancora,
o Signore,
per sentire la tua voce
che interroga
le mie lacrime
e dalle tue labbra il soffio
del mio nome
come carezza di luce
inattesa
che fa sussultare il cuore.

Si asciugherebbe
all'istante il lago
di antico pianto
per vuote speranze,
e il bagliore del tuo sguardo,
Maestro mio,
mi farebbe riemergere
dalla notte
all'indicibile stupore
di essere con te risorta.

Allora avrei ali di fiamma
per andare e gridare
folle di gioia:
Ho visto il mio Signore!

di: Annamaria Galliano

[In fondo trovi la video-preghiera]


Cambiò le mie lacrime in sorriso

Lettura a più voci di Gv 20,11-18

Narratore: Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero:
Angeli: «Donna, perché piangi?». N.: Rispose loro:
Maria: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
Narratore: Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù:
Risorto: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?».
Narratore: Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse:
Maria: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
Narratore: Gesù le disse:
Risorto: «Maria!».
Narratore: Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico:
Maria: «Rabbunì!»,
Narratore: che significa: Maestro!Gesù le disse:
Risorto: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Narratore: Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli:
Maria: «Ho visto il Signore!» Narratore:e anche ciò che le aveva detto.

Mi chiamò per nome

Era mattina, quasi ancora buio, la pietra era rimossa e il sepolcro vuoto. Piansi a lungo accanto al sepolcro del mio Signore, perché mi era insopportabile l'idea che non rimanesse nulla di lui, neppure il corpo. Quando mi voltai, vidi un uomo che non conoscevo che fosse il padrone del campo. Quell'uomo non lo avevo mai visto. Poi vollero che io dicessi che era troppo buio per riconoscerlo, che nella mia tristezza non alzai neppure gli occhi a guardarlo e che se lo avessi fatto avrei subito riconosciuto il mio Signore.

Non è così: io non lo riconobbi.
Lo so che questo non ha senso e può sembrare una sciocchezza, una testardaggine di donna, ma nessuno era là a sentire la sua voce quando mi chiamò per nome: "Maria!". Quante volte mi aveva chiamato così, eppure mai avevo sentito tanta dolcezza nella sua voce. Ancora oggi, quando chiudo gli occhi, sento la sua voce chiamarmi con la stessa dolcezza con cui mi ha chiamata quell'ultima volta:"Maria!".

Mi chiama così da allora, la sua voce mi accompagna, e io non sento più altro...
In quella chiamata c'era il mantenimento di una promessa, c'era l'adempimento del suo amore per me, per Maria di Magdala, sì, proprio quella Maria dalla quale aveva scacciato sette demoni, come vi piace ricordare, un amore totale per ciascuno di noi, con il suo nome, con il suo corpo, con la sua povera vita.

Solo allora riconobbi quello sconosciuto, da come pronunciò il mio nome, "Maria!" e gli caddi ai piedi: "Rabbunì", esclamai, ed ero felice. Mi parve così naturale che prima non lo avessi riconosciuto che neppure oggi, dopo tanto tempo, posso spiegarne il perché...

Neppure voi potrete riconoscerlo prima che egli vi chiami anche se egli è lì, dinanzi a voi, sempre, eppure voi non sapete chi sia, finché non vi avrà chiamato per nome. Questo è il semplice segreto di Maria di Magdala.

Da: Ferruccio Parazzoli, Gesù e le donne, Paoline

Vieni e facci trasalire di gioia

Signore Gesù, morto e risorto per noi,
vieni a rischiarare della tua luce
il nostro mattino...

Il tuo saluto ci faccia
trasalire di gioia,
mettendo in fuga i nostri dubbi
e le nostre paure.

Vieni Gesù
e come facesti con Maria Maddalena,
chiamaci per nome,
con quel nostro nome segreto,
che solo tu conosci,
tu che scruti l'intimo dei cuori.

Pervasi dalla tua luce gloriosa,
andremo ad annunziarti a tutto il mondo
portando nel nostro corpo
il profumo della tua carne risorta,
primizia della nostra risurrezione.
Amen! Alleluia!

Annamaria Canopi, in Il respiro dell'anima, Paoline

Progetto a cura di www.paoline.it
Testo video-preghiera: Anna Maria Galliano
Voce: Franca Salerno
Musica: Fabrizio Palma, Sinai, da I colori dell'anima, Paoline Audiovisivi
Realizzazione tecnica: Eleonora La Rocca


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