Il Corano?

Parliamone!

Il Corano? Di cosa parla, qual è la sua struttura, chi l'ha scritto, come e chi può leggerlo? Tutti ne parlano, molti lo citano, ma pochi forse lo conoscono davvero. Ad esso vengono abbinate parole forti che spesso scuotono e terrorizzano. Ma le cose stanno davvero come molti dicono? Parliamone!

L'opinione pubblica, nei Paesi arabi ed europei, lo ha tanto scomodato nei suoi discorsi, articoli, talk show da quasi vent'anni. Le occasioni non sono certo mancate. Dal montare del jihadismo, in particolare di al-Qaida e dell'ISIS, alle rivolte arabe, dalle vignette di Charlie Hebdo agli attentati di Parigi e Bruxelles; dalla guerra di Siria al flop dei Fratelli Musulmani e al ritorno del governo militare in Egitto, dalla Libia a...
Senza scordare la mancanza di diritti umani in molti Paesi islamici, le forme dittatoriali di governo, la libertà dimezzata delle minoranze religiose, etniche e culturali, la commistione tra Stato, società e religione. E poi la donna araba e la società patriarcale. Per una parte tutte le colpe sono prevalentemente occidentali, per l'altra prevalentemente islamiche e del Corano. È ora di saperne di più o, addirittura, di sapere qualcosa del libro dell'islam, almeno per stare sulla notizia con un po' di cognizione di causa.

Un libro ricevuto

Partiamo dal Corano ricevuto, dal libro. Cos'è? Da dove viene? Come è giunto a noi? In che forma? Di che cosa parla? La prima sura del Corano è recitata da tutti i musulmani nella preghiera rituale. Il Corano è la sorgente della dottrina, della morale, della legge e della spiritualità dei credenti musulmani. Ha ispirato le scienze islamiche, tra le quali il diritto islamico nelle sue diverse scuole, che per diversi aspetti orienta, dove più dove meno, la vita sociale e le istituzioni politiche.

Parlare di Corano significa però anche interrogarsi riguardo alla storia e all'interpretazione del libro. Non esiste libro se non letto, libro e lettore sono inseparabili. Ci interessa conoscere come viene interpretato il Corano, da chi, con quali metodi. La sua interpretazione infatti influenza la mentalità del lettore, il credente musulmano, e viceversa, in un gioco di specchi.

Il Corano è soprattutto fonte normativa, ricettacolo della sharī'a, la legge divina? Oppure è anzitutto un messaggio divino? O entrambe le cose? Di che natura è il Corano? Il Corano è compatibile con il nostro tempo e il nostro ambiente oppure il suo significato è precostituito per sempre e per ogni dove? E come evitare che i social-media diventino portavoce di gruppi jihadisti, che ne manipolano il contenuto e lo presentano come veicolo di violenza? Gli interrogativi si moltiplicano.

Conoscere è fondamentale

La questione coranica è una questione complessa e la conoscenza del Libro di una grande religione non è mai oziosa, mai superflua. Tutti i libri fondatori delle grandi civiltà, d'altra parte, andrebbero conosciuti in modo approfondito. Bisognerebbe sempre evitare di inciampare nella banalità della mera citazione: «Il Corano dice... scrive...».

Il Corano è stato «letto», cioè «interpretato», da «lettori» diversi, nelle numerose tappe della sua storia. Non esiste una lettura univoca, esistono tante letture, se non proprio in conflitto tra loro, almeno compiute da prospettive diverse. E questo dato non va mai dimenticato. Ci sentiamo confortati da questa considerazione, in quest'epoca tormentata che esibisce soprattutto letture coraniche fondamentaliste e letteraliste, ritenute a torto, da violenti o xenofobi, quasi come l'esito scontato e necessario di una parabola discendente dell'islam.

La sfida di una rinnovata interpretazione

Il Corano, «letto» in tanti modi nel corso della storia islamica, resta naturalmente aperto a infinite letture. Stante la struttura della umma islamica, che non si fonda sul discernimento di un'unica persona o istituzione magisteriale, nell'attuale contingenza storica, auspichiamo un rinnovato ijtihād (sforzo interpretativo) da parte dei detentori dell'autorità. Confidiamo anzitutto negli studi degli intellettuali islamici e degli ulema, aperti a coraggiose riletture del Libro. Tali saranno solo accogliendo i valori globali del pluralismo, delle diversità, della giustizia, della pace, del dialogo con le culture e le religioni. Purché le autorità politiche musulmane diano loro una chance. L'islam attuale, nel suo insieme, non può esimersi da questo ineludibile rendez-vous con la storia. Il destino dell'umanità, mai come oggi, reclama corresponsabilità.

Non è questione della verità quanto piuttosto della sua natura «prospettica». Parafrasando Martin Luther King, potremmo ripetere: «I have a dream», un sogno che comincia a planare in attesa di atterrare in qualche luogo, dove tante persone di diverse culture e religioni, sedute l'una accanto all'altra, interrogano insieme i loro «libri», cercando quelle perle che il Creatore vi ha depositato, per costruire l'umanità nella pace.

di Augusto Negri – Centro Peirone

Per chi volesse concretamente e semplicemente essere accompagnato in una prima conoscenza del Corano, consigliamo la lettura del testo Corano. Identità e Storia (paoline 2016), di Augusto Negri, dalla cui introduzione questo articolo è stato tratto.

Corano identità e storia -paoline

CORANO
Identità e storia

Primo di una collana che ha come obiettivo di far conoscere l’Islam a un pubblico vasto, il libro presenta l’identità e la storia del Corano, testo sacro e normativo per i fedeli musulmani.

acquista


Condividi

il-corano-religioni.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA