1. La lettura scenica

Si può fare! - Distanziamento e spettacoli scolastici

Una rubrica dedicata agli insegnanti e agli animatori. Una serie di articoli per realizzare spettacoli alternativi a quelli consueti, dato che con la pandemia di covid-19 è rischioso stare vicini su un palco. Se il distanziamento fisico ci rende difficile organizzare le nostre rappresentazioni... noi qualcosa possiamo ugualmente inventarci.

Spettacolo dal vivo e distanziamento fisico

La scuola, immersa nelle difficoltà di un intero mondo colpito dalla pandemia, fa i conti con le regole di sicurezza sanitaria che inevitabilmente restringono il campo d'azione per molte attività. Tra quelle che diventano di difficile attuazione, ci sono i classici spettacoli di Natale e di fine anno. Non sono necessari, si dirà. È vero. Salvaguardare la didattica è già una bella impresa! La scuola, però, è un'istituzione che fornisce ai ragazzi molto di più dell'istruzione. È esperienza, socialità, confronto, approfondimento, percorso di conoscenza di sé stessi e degli altri. Il teatro, la musica e, in generale, le attività di espressione-comunicazione, specie se portate avanti con determinati criteri, sono importanti nella formazione dei ragazzi, e lo spettacolo (che sia di Natale o di fine anno) può essere un rito, una consuetudine che vivono spesso con entusiasmo e attesa.

Di certo per lo spettacolo dal vivo, oltre a tutte le regole che si succedono in base all'evolversi della situazione sanitaria, si pongono due fondamentali problemi:

  1. il distanziamento tra chi è in scena (durante le prove e durante la rappresentazione)
  2. il distanziamento tra gli spettatori.

Come comportarsi? Nello spettacolo con i dialoghi e le azioni è difficile mantenere la distanza fisica e si rischia, tra prove ed esibizione, di favorire drammaticamente la diffusione del virus.
paoline si può fare lettura scenica cologgi 2 pLe alternative sono diverse e per la maggior parte richiedono il ricorso alla tecnologia. C'è però anche la possibilità di non abbandonare l'esibizione dal vivo (se, naturalmente, si è in regime di distanziamento e non di isolamento).

La lettura scenica

La lettura scenica è una soluzione semplice. Se la scuola dispone di una sala molto grande, si può optare per questa forma di spettacolo, che è più statica, ma proprio per questo permette di tenere i partecipanti a distanza di sicurezza tra loro, riducendo anche il tempo delle prove (se si fa come lettura e non con le parti a memoria).
Utilizzando stacchi musicali, sonorizzazioni, costumi, elementi scenici e luci, si può organizzare una rappresentazione molto godibile e suggestiva. Si può pensare di disporre i ragazzi in punti strategici della scena, seduti o in piedi – se ci sono dei praticabili ancora meglio – eventualmente con leggii e con un'illuminazione non solo pensata per degli effetti, ma che permetta a loro di leggere senza difficoltà il testo (insomma: non lasciamoli al buio).
Se il testo di partenza è un copione teatrale, quindi scritto per dialoghi e azioni, ovviamente va convertito almeno in parte in una forma narrativa, e questo richiede un lavoro preliminare di scrittura, che produca una stesura possibilmente incisiva e non inutilmente lunga.
Se si parte da una narrazione – libro, racconto ecc. – si è già un pezzo avanti.

Nulla vieta di alternare alla narrazione anche alcuni dialoghi, interpretati dagli attori, sempre se sufficientemente distanti (devono essere pochissimi, al massimo due-tre in una scena), oppure letti dai narratori e interpretati dai soli movimenti degli attori. E nulla vieta di integrare la narrazione dal vivo anche con parti registrate (sia audio, sia video).
Ovviamente sono fattibili anche i monologhi, che prevedono in scena un solo personaggio alla volta.

In tutti gli spettacoli è importante che l'audio in generale sia buono, tanto più se si tratta di una lettura scenica. Se ci sono a disposizione dei buoni microfoni panoramici (abbiamo detto che lo spazio dev'essere grande), dobbiamo verificare che le voci si sentano decentemente in tutta la sala. Nel caso dei singoli microfoni, vietato severamente – inutile dirlo – il passaggio di mano in mano del "gelato": espediente brutto dal punto di vista teatrale, e poco igienico, specie di questi tempi. Meglio quindi fissare i microfoni sulle aste.

paoline si può fare lettura scenica cologgi 1 pVa da sé che, per quanto sia ampio lo spazio scenico, non si possono mettere in scena contemporaneamente tanti ragazzi: quindi, in caso di gruppi numerosi, bisogna valutare preventivamente l'eventualità di un avvicendamento tra loro, che però avvenga senza contatto, in sicurezza. Forse meglio organizzare una replica o più repliche con diversi partecipanti, che risolverebbe anche la necessità di limitare nelle sale il numero degli spettatori.

Intervento sul testo

Qual è il lavoro da fare sul testo che utilizzeremo per la lettura scenica? L'elemento fondamentale da tenere presente, oltre alla comprensione di quello che raccontiamo e possibilmente l'interesse e l'attenzione che vogliamo suscitare, è il ritmo. Se non c'è un buon ritmo, lo spettatore s'annoia dopo pochi minuti. E spesso s'annoia pure chi è in scena.

Se partiamo da un libro o comunque da un racconto, la prima cosa da fare è tagliare parti non necessarie alla storia (per esempio lunghe descrizioni) e verificare la durata complessiva. Io personalmente, negli spettacoli con i ragazzi, cerco di non superare mai i 30, al massimo 45-50 minuti, per evitare il calo di attenzione.
Se dobbiamo convertire un copione in una narrazione, c'è da fare ovviamente anche un altro lavoro. Si possono mantenere molti dei dialoghi – badando bene che sia chiaro per il pubblico quali sono i personaggi che stanno parlando – ma all'occorrenza bisogna creare dei raccordi narrativi. Quasi didascalie in forma di racconto e senza ovviamente le disposizioni sceniche. Questi momenti di passaggio dovranno quindi sostituire le azioni, raccontandole, e sintetizzare alcuni dialoghi che, in una lettura statica, sarebbero troppo lunghi e noiosi da ascoltare.

Ricapitoliamo

In sintesi, ecco una lista di accorgimenti.

  • Accertarsi che la narrazione sia scorrevole: non bisogna avere paura di fare tagli. Lo spettacolo breve ci mette al riparo da un possibile strazio soporifero.
  • Tagliare soprattutto lunghe descrizioni e parti non necessarie alla comprensione della storia.
  • Affidare ogni personaggio a un determinato lettore, in modo che sia riconoscibile (anche per esempio dal costume).
  • Lavorare sulle interpretazioni: ogni personaggio avrà una voce e un suo modo di parlare, una caratteristica.
  • Utilizzare sonorizzazioni audio: musiche di stacco e di sottofondo, suoni e rumori (che possono essere registrati o realizzati dal vivo).
  • Utilizzare in modo intelligente le luci: sia assicurandoci che i lettori non siano al buio, sia per creare effetti suggestivi.
  • Utilizzare contributi video: proiezione d'immagini ferme o in movimento.paoline si può fare lettura scenica cologgi 4 p
  • Inserire momenti coreografici con canzoni o musica: ovviamente sempre rispettando il distanziamento.
  • Utilizzare costumi ed elementi di scena: anche l'occhio vuole la sua parte, e non è una parte da poco.

La lettura in video

Va da sé che lo stesso discorso possa valere per la realizzazione di un video, registrato anche dai singoli partecipanti da casa. Ognuno dovrà fare la ripresa leggendo le proprie parti, che successivamente saranno assemblate in un montaggio. Consigliato, per arricchire la performance, l'inserimento di musiche e altri contributi multimediali.
I suggerimenti per la realizzazione di un video li affronteremo in uno dei prossimi articoli.


Leggi anche:

1. La lettura scenica - 2. Canzoni da registrare - 3. Realizzare un video - parte prima - 4. Realizzare un video - parte seconda - 5. Allestimento in videoconferenza - 6. Coreografie in video


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