5. Le 10 parole della vocazione

Preghiera

Può stupire che la "preghiera", all'interno di un percorso sulle parole della vocazione, sia solo al quinto posto vista la sua importanza. Eppure è giustamente al centro perché... è centrale! Se la preghiera è dialogo intimo con Dio, allora prima c'è stato bisogno di conoscere lui e se stessi per entrare ora nella profondità di un rapporto.

Scrive papa Francesco: «Con l'amico parliamo, condividiamo le cose più segrete. Con Gesù pure conversiamo. La preghiera è una sfida e un'avventura. E che avventura! Ci permette di conoscerlo sempre meglio, di entrare nel suo profondo e di crescere in un'unione sempre più forte. La preghiera ci permette di raccontargli tutto ciò che ci accade e di stare fiduciosi tra le sue braccia, e nello stesso tempo ci regala momenti di preziosa intimità e affetto, nei quali Gesù riversa in noi la sua vita. Pregando "facciamo il suo gioco", gli facciamo spazio "perché Egli possa agire e possa entrare e possa vincere"» (Christus vivit, 155).

1. Le 10 parole della vocazione 01

Link alla Bibbia

La preghiera è un aspetto così fondamentale che gli stessi apostoli hanno chiesto a Gesù di insegnar loro a pregare. Il loro desiderio nasceva dall'averlo visto pregare, esperienza che segnava il suo volto, i suoi gesti, i suoi pensieri in momenti fondamentali del suo cammino; in lui hanno intravisto qualcosa di misterioso ma anche forte e affascinante. Il Maestro, allora, educa i suoi discepoli con queste parole:

Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male (Mt 6,6-13)

Non esiste preghiera senza fede e senza libertà! Gesù invita a ricercare, o meglio accogliere da Dio, una relazione gratuita, libera dall'esteriorità, da gustare nell'intimità, senza ipocrisie. Il rapporto profondo che egli ci offre è lo spazio per allenare il nostro cuore a scorgere nel creatore l'affetto del padre, anche al di là di tutte le nostre esperienze più o meno felici di paternità umana, perché la sua tenerezza e misericordia hanno sempre un ché di superiore. Nel rapporto con lui, allora possiamo vedere come è lui stesso che si coinvolge e abbassa nella storia e in ogni storia prendendosi cura di ciascuno. La preghiera è accordare noi stessi sulle note di Dio, diventando così il tempio dove lui ama abitare.
Non esiste preghiera senza fratelli con cui condividerla! Anche quando preghiamo da soli, noi viviamo l'alterità non solo nella dinamica con Dio, ma avvertiamo subito il legame con gli altri in una rete di rapporti.
Non esiste preghiera con troppe parole e lontana dalla vita! Gesù insegna, come in un bignami, che il dialogo con Dio non è sovrabbondanza di discorsi, ma ricco di significati concreti e vitali. Il Padre Nostro, con le sue sei richieste, affronta i temi che attraversano tutto il Vangelo e interessano l'intera nostra esistenza: la paternità di Dio e la fraternità tra gli uomini, la volontà del Padre e il suo regno, il pane condiviso, il perdono dei peccati da parte di Dio e da parte di ciascuno, la tentazione e la liberazione dal male.

 

Le 10 parole della vocazione 02

Link al sociale

Forse non ci abbiamo mai fatto caso ma nella nostra realtà ci sono tanti elementi che rimandano alla preghiera. A volte si ha la sensazione che la nostra sia una società consumistica, che non ne vuole sapere della trascendenza e del rapporto con Dio. Eppure non è proprio così. Ci sono dei segnali che ci mostrano come le persone abbiano desiderio di qualcosa di più, di altro, e ci mostrano come, pur attraverso percorsi diversi, si possa coltivare il gusto di Dio o l'apertura a un dialogo profondo che vada oltre il visibile.

- Si respira un grande desiderio di rapporti umani veri, sinceri, che diano senso alla vita. Questo è un primo passo verso l'apertura, l'ascolto e l'accoglienza verso l'altro da noi stessi, e per noi cristiani l'altro è sempre una scintilla di Dio.
- Proliferano corsi di yoga o altri tipi di pratiche meditative, si diffonde l'idea di una salute fisica che passa anche da un benessere psichico e dell'anima. Numerosi sono gli sport magari all'aria aperta che fanno del silenzio un elemento fondamentale, così come i viaggi, i cammini e i pellegrinaggi di credenti - o meno - in luoghi sacri o comunque legati a metodi di ascesi.
- Il nostro mondo e il nostro linguaggio social mutua molti termini dalla fede: condividere, storia, salvare, amici... dietro il mondo tecnologico, a volte inconsapevolmente, siamo alla ricerca valori.

Siamo chiamati a comprendere i sogni dei nostri contemporanei, rispettando le loro idee ma anche testimoniando come la preghiera possa essere una risposta alle loro aspirazioni profonde.

 

Le 10 parole della vocazione 03

Link alla vita

È vero, non sempre è facile pregare. Non c'è tempo di fermarsi nella vita frenetica, a volte non sappiamo cosa dire, altre non sentiamo niente... Quello che serve, prima di tutto è il SILENZIO. A volte ci fa paura ma lo dobbiamo attraversare. Pregare è affinare la capacità di ascolto e per questo ci serve il silenzio. Prima di tutto quello delle orecchie: servono tempi, non lunghi, dove mettiamo a tacere i rumori. Piano piano passiamo al silenzio della testa: anche in assenza di suoni il nostro cervello continuerà a parlare e pensare ma possiamo educarlo a dare spazio ad altro. È solo in questo clima che la preghiera e il rapporto con Dio fiorisce di novità!

Nel dialogo con Dio, anche nei momenti più aridi, ci sono alcuni elementi che ci possono aiutare:

- La Parola. Leggere le parole di Gesù, meditare sui suoi gesti ma anche leggere la cura di Dio per il suo popolo nell'Antico Testamento o dar voce ai nostri sentimenti con i Salmi sono momenti irrinunciabili per conoscerlo come un amico, per muovere il nostro cuore verso di lui.
- La preghiera del cuore. Agli amici ci si racconta, si confidano gioie e tristezze, si presentano le situazioni di coloro a cui vogliamo bene, questo è parte del nostro incontro con Dio.
- La preghiera della Chiesa. A volte le formule fisse dei Salmi, le strutture ci sembrano ripetitive e non autentiche. Ma proviamo a "visualizzare" il fatto che ci fanno sentire dentro un popolo che insieme prega il Signore, che è forza e slancio per la mia lode anche quando non ne sono capace o disposto.

La regola d'oro, in ogni caso, è RESTARE; anche quando ci si sente vuoti, restare, semplicemente, come Maria sotto la croce perché Dio comunque c'è!

Le 10 parole della vocazione 04

Link al testimone

Ci sono esperienze di preghiera che fatichiamo a capire, che sono al limite: a cosa serve la vita claustrale? Perché dedicare la vita alla preghiera senza fare niente? Sono domande che a volte qualcuno si pone di fronte alla vita delle monache di clausura. Il nostro testimone di oggi è madre Anna Maria Cànopi, benedettina, badessa e fondatrice del monastero dell'isola di Orta San Giulio (NO), morta il 21 marzo 2019.

La sua figura, anche nei video, emana dolcezza e serenità e in tanti hanno trovato in lei, lungo gli anni, una guida spirituale, una madre. La sua forza, nel nascondimento, è sempre stata la preghiera di cui ha parlato nei numerosi libri, nelle relazioni, ma soprattutto ne ha parlato con i suoi gesti e le sue poesie.
Così scrive: «Preghiera è essenzialmente un dialogo d'amore, ed è questo che il Signore desidera fare con noi. Pregando dimostriamo di mettere Dio al primo posto nella nostra vita, un Dio con il quale abbiamo un rapporto di filiale fiducia. Bisogna pregare non solo in alcuni momenti, ma diventare preghiera, essere permanentemente in preghiera. Quando la nostra preghiera non viene esaudita nel modo in cui ci aspettiamo, occorre imparare ad attendere con fede e umiltà, continuando a pregare. Non c'è nessuno che non preghi mai: lo stesso muto silenzio dell'aridità del cuore è certamente recepito da Dio come quel grido segreto dell'essere assetato che anela alla sorgente d'acqua viva».

GUARDA il video: Beati voi - La voce del silenzio (intervista a Madre Cànopi) 

 

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