Amoris letitia: dialogo con Luigi Accattoli

I temi dell'esortazione apostolica "Amoris letitia" continuano a suscitare riflessione, dibattito, ricerca di nuovi percorsi pastorali. Ne è prova l'interesse con cui il pubblico della Libreria Paoline di via del Mascherino di Roma ha seguito il dialogo-intervista di Romano Cappelletto (Ufficio Stampa Paoline) con il giornalista e scrittore Luigi Accattoli.

"Amoris Laetitia". Già il titolo dà la cifra del modo stesso in cui papa Francesco intende affrontare il tema "famiglia": la famiglia "gioia dell'amore". Con la scelta di quel titolo il Papa ha voluto segnalare l'intenzione di una presentazione in positivo del messaggio della Chiesa sulla famiglia: il desiderio di famiglia che c'è tra i giovani nonostante tutto – la felicità della vita familiare come argomento principe per la promozione della famiglia nell'umanità di oggi – la famiglia come prima risorsa della Chiesa. Per questa positività vanno letti i capitoli 3, 4, 5 dell'esortazione: La vocazione della famiglia, L'amore nel matrimonio, L'amore che diventa fecondo. L'esortazione è lunga ma leggibilissima, accessibile a ogni persona abituata a leggere. 

È stato questo il messaggio introduttivo all'incontro con Luigi Accattoli, moderato da Romano cappelletto (Ufficio Stampa Paoline) e realizzato nella Libreria Internazionale Paoline Multimedia di Roma il 14 giugno 2016. Di seguito riportiamo un estratto delle domande e delle risposte:

Tra fedeltà e novità

Il papa evidenzia come ci si trovi obiettivamente in una situazione globale di "crisi" dell'istituto familiare.
Ma, a differenza di tanti "esperti della lamentela", lui va oltre, denunciando la "retorica dei mali". In che senso?

Questa sì che è una buona domanda! Il Papa ci invita a prendere atto realisticamente della situazione della famiglia nel mondo d'oggi e a non fermarci al capitolo della lamentazione. I due Sinodi del 2014 e del 2015 avevano svolto una ricognizione ampia dei mali della famiglia, che l'esortazione riprende nel capitolo 2: "La realtà e le sfide delle famiglie". Nulla viene sottaciuto: individualismo, cultura del provvisorio, affettività narcisistica, fragilità delle coppie, assenza dei padri. Ma la spinta è a reagire a queste "sfide" con "creatività missionaria": questa è l'umanità alla quale la Chiesa deve oggi presentare il Vangelo della famiglia. Un'eccessiva insistenza sui mali porta a erigere barricate che non aiutano la missione verso i giovani, anzi allontanano i giovani dalla Chiesa.

Essere donna e madre. Francesco, anche qui propone una felice sintesi: la donna finalmente riconosciuta nella sua pari dignità,
ma confermata nel suo "dono" specifico, a cui non deve rinunciare in nome di un femminismo estremo... è una sintesi possibile?

Abbiamo già visto in risposta ad altra domanda una valutazione positiva del femminismo. Ed eccone una negativa: "Apprezzo il femminismo quando non pretende l'uniformità né la negazione della maternità [...]. Le capacità specificamente femminili – in particolare la maternità – conferiscono alla donna anche dei doveri, perché il suo essere donna comporta anche una missione peculiare su questa terra, che la società deve proteggere e preservare per il bene di tutti" (173). Il procedere di Francesco è libero da opzioni ideologiche: prende il buono dove lo trova. Può riconoscere qualcosa di buono in Pannella e nel femminismo, ma può anche dire con schiettezza la sua critica all'uno e all'altro.

Per concludere: dottrina chiara, ma saper valutare bene le situazioni. Possiamo dire che è in questa perfetta sintesi tra identità/chiarezza di valori e capacità di saper contestualizzare, la grande novità dell'Esortazione?

La novità è nell'avvio di un processo: abbiamo un documento papale che non scioglie, non conclude, non sentenzia sulle questioni disputate; ma invita l'intera Chiesa ad approfondire, a cercare ancora. Quanto poi alle famiglie ferite, l'esortazione formula "un invito alla misericordia e al discernimento pastorale davanti a situazioni che non rispondono pienamente a quello che il Signore ci propone" (6). Anche qui non detta norme ma chiama a "discernere".

Dunque non c'è nulla di nuovo? No, c'è la novità. Essa è nel passaggio da un discernimento personale in foro interno condotto in solitudine e affidato alla casualità dell'incontro con un confessore preparato, a un discernimento che è pur sempre personale e in foro interno, ma è proposto in un documento papale, che invita ad accompagnarlo con un discernimento pastorale ed ecclesiale, affidato alla responsabilità dei vescovi.

 

Amoris laetitia

AMORIS LAETITIA
Esortazione apostolica postsinodale sull'amore nella famiglia

Il documento affronta temi che interpellano la Chiesa e sono ormai irrimandabili: il rapporto uomo-donna, il dialogo tra generazioni, le questioni pastorali che riguardano situazioni particolari: divorziati risposati, le convivenze e le unioni civili.

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