Avendo qualcosa da dire

Teologhe e teologi rileggono il Vaticano II

Si cita spesso il concilio Vaticano II e qualcuno lamenta il fatto che il cambiamento in esso intravisto e invocato di fatto abbia avuto scarsa attuazione. Per non perdere l'eredità del Concilio è necessario tornare agli specifici documenti là redatti e alle tematiche affrontate per vedere non tanto ciò che non è stato fatto, ma piuttosto per individuare percorsi adatti alla società attuale per ricavarne una nuova passione per la Chiesa e per la sua missione.

Dal Convegno al libro

Il volume raccoglie riprende i temi avviati dalle relazioni presentate durante il Convegno internazionale "Teologhe rileggono il Vaticano II", con riflessioni successive al Convegno stesso proprio per rispondere alle questioni e alle istanze sollevate. Si forma così un quadro ricco di elementi che vanno ben oltre le celebrazioni accademiche.


Eventi e persone nella storia

Primeggia la dimensione storica sviluppata in due direzioni. La prima colloca il Vaticano II nella sequenza degli eventi conciliari ciascuno dei quali ha offerto a suo modo prospettive, a volte con capacità profetica altre con la preoccupazione di arginare fenomeni o opinioni devianti rispetto al patrimonio della Chiesa. La seconda direzione è forse quella che rende particolarmente preziosi gli studi di questo volume perché evidenzia che l'essere nella storia delle persona non è mai una condizione generica o definibile astrattamente. In primo luogo emerge la questione del genere che porta a una valutazione della posizione della donna nel mondo e nella Chiesa. Si tratta dunque di esplorare l'identità umana nella sua concretezza, vedendo ciascuno come soggetto vivo che genera fenomeni vivi, dinamici. Sono di questa natura anche gli eventi e gli organismi ecclesiali in cui confluiscono le esperienze di ciascuno con la capacità di inquietare e di stimolare, aprire prospettive e chiedere scelte che coinvolgono la Chiesa in tutte le sue espressioni.


Un patrimonio da valorizzare

Il concilio Vaticano II deve essere riletto senza preoccupazioni celebrative sterili. Esso può diventare oggetto di analisi proprio in quanto adatto a fare da chiave di lettura del presente, indicando direzioni pertinenti per il futuro. Si delinea così un tempo non solo sognato con ottimismo, ma costruibile con realismo a partire dall'attualità. Chi poi volesse proseguire l'analisi e approfondire le tematiche offerte dal volume, troverà in chiusura una ricchissima bibliografia internazionale.


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