Il sale

Simboli biblici

Il sale nell'antichità, come ancora oggi, era apprezzato perché dava gusto al cibo, conservava gli alimenti dalla decomposizione e, applicato alle ferite, le disinfettava.

Il potere del sale è ambiguo: senza sale i cibi non hanno sapore, ma se ne hanno troppo diventano amari e non commestibili. La Bibbia è ricca di riferimenti al sale nel significato naturale e simbolico. Sotto quest' aspetto indica: fedeltà, utilità, sapienza, purificazione, infecondità, morte.

Nell'AT, il sale era offerto al forestiero insieme al pane come simbolo di amicizia. Era richiesto per contrarre l'alleanza tra due persone o popoli: i due contraenti, mentre la stabilivano, si scambiavano pane e sale. Il sale è simbolo dell'alleanza, duratura e incorruttibile, tra Dio e il suo popolo: «Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell'alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del sale» (Lv 2,13).

Per affermare l'aspetto duraturo dell'alleanza, la Bibbia usa la formula 'alleanza di sale' che le nostre lingue traducono con 'alleanza inviolabile' (Num 18,19; cfr. 2 Cr 13,5). Con il sale si frizionavano i neonati per purificarli e rafforzarli (Ez 16,4). Il profeta Eliseo purifica le acque, rendendole potabili, con il sale: «Prendetemi una scodella nuova e mettetevi del sale». Gliela portarono. Eliseo si recò alla sorgente delle acque e vi versò il sale, dicendo: «Così dice il Signore: "Rendo sane queste acque; da esse non verranno più né morte né aborti"». Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunciata da Eliseo (2Re 2,19-22).

Al simbolo positivo del sale fa riscontro l'aspetto di maledizione e morte. L'empio che si allontana dal Signore vivrà in una terra piena di sale che non permette la vita (Ger 17,6). Così saranno pure ridotte le città dove si trascura l'alleanza (Dt 29, 12). Il sale può essere segno di sterilità e desolazione, come testimonia il libro dei Giudici, che ricorda Abimelec il quale distrusse la città e la cosparse di sale, per renderla infeconda (cfr. Gdc 9,45).

Il sale che dà sapore è simbolo della vera sapienza, che dona gusto alla vita. Gesù parlando ai suoi discepoli dice: «Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri» (Mc 9,50). Questa sapienza si esprime in parole gentili, condite di sale (cfr. Col 4,6), cioè piene di sapienza, quindi, misurate, appropriate, corrispondenti alla situazione, che rendono il mondo migliore e vivibile. Gesù avverte: «Voi siete il sale della terra» l'elemento che dà sapore, purifica, preserva dalla corruzione, guarisce le ferite. Per realizzare tutto questo, il cristiano come il sale, deve sapersi sciogliere, perché la presenza del sale si riconosce dai suoi effetti!

Da sapere

  • Il libro della Genesi ricorda l'episodio della moglie di Lot che diviene statua di sale. Questa trasformazione può significare due cose: la prima, basata sul senso reale della frase 'essere statua di sale' che significa 'essere stupefatti, senza parole', può indicare che la donna, voltandosi indietro, sarebbe rimase stupefatta per quello che vide. La seconda spiegazione interpreta l'essere divenuta statua di sale come un'ostinazione della donna verso il passato e anziché camminare in avanti, come Dio aveva comandato, si volse indietro, indugiando sul passato. Il desiderio di mantenere in vita il passato è sempre distruttivo.

 

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