Con la “musica nel cuore”

Paoline: 100 anni per il Vangelo nella comunicazione

Dal 1915 al 2015 le Paoline hanno dato contributi significativi in tanti campi d'azione della Chiesa e della società; l'augurio rivolto loro è quello di continuare a diffondere la "musica" del Vangelo nel mondo della comunicazione con passione e creatività.

100 anni dopo: bilancio e prospettive

Di fronte all'Auditorium dell'Istituto Patristico Augustinianum, a Roma, colmo di partecipanti, un gruppo di relatori d'eccezione è intervenuto il 6 giugno 2015 alla Tavola rotonda organizzata dalle Figlie di san Paolo, in occasione del loro centenario. La moderatrice, Laura De Luca, giornalista di Radio Vaticana, ha introdotto l'incontro con alcuni ricordi personali delle Paoline.

Mons. CLAUDIO MARIA CELLI, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha sottolineato che, nel contesto di una svolta epocale, dovuto alla sfida della cultura digitale, occorre interrogarsi se la comunità cristiana riesce a parlare il linguaggio degli uomini e delle donne di oggi. Certamente la Chiesa comunica con tutto ciò che è e che fa, ma gli operatori di pastorale e i catechisti sono capaci di dialogare con le giovani generazioni, che passano ore a giocare con la playstation o di fronte al computer? Per la sua esperienza, a livello internazionale, ciò non sempre accade e c'è molta strada da fare. Al carisma paolino, perciò, va riconosciuto il merito di tener vivo nella Chiesa il tema della comunicazione.

Il senso del centenario delle Paoline, allora, può emergere da una composizione poetica dello scrittore uruguayano Eduardo Galeano, che ha come protagonista un suonatore di arpa, animatore di feste nei villaggi, il quale, aggredito dai ladri e privato del suo prezioso strumento, non si perde d'animo, perché pur non avendo più l'arpa, ha comunque la musica nel suo cuore, della quale non può essere derubato. Gli uomini e le donne del nostro tempo vogliono toccare con mano quale "musica" portiamo dentro di noi e l'augurio per le Paoline per i prossimi cento anni è quello di portare sempre una grande musica nel cuore.

paoline s mattolini roma 6giugno tavola rotonda fsp100 1ANDREA RICCARDI, Storico, fondatore della Comunità sant'Egidio, ha messo in luce le fatiche dell'evangelizzazione dovute al distacco dalla fonte viva delle Scritture e dal non saper comunicare in modo da toccare il cuore degli interlocutori. Ecco allora l'importanza dell'intuizione alberoniana di tornare all'apostolo Paolo, di mettere nelle mani del popolo di Dio la Bibbia, ecco l'esortazione di Maestra Tecla di diffondere edizioni della Bibbia adatte alle diverse sensibilità delle persone. Solo la Parola di Dio può rigenerare i cuori, soprattutto nel nostro mondo globalizzato, dove esistono immense distese di coloro che, pur essendo istruiti, ignorano l'altro o si pongono di fronte all'alterità in modo fanatico e aggressivo.

La sfida è quella di comunicare con l'altro, di conoscerlo, di incontralo. La storia delle Paoline è connessa al tema della "guerra": sia quella del 1915, che quella del 1945. Di fronte a una "cultura della violenza", che utilizza la comunicazione come propaganda, come nel caso dell'Isis, è necessaria più che mai una comunicazione alternativa, che porti il Vangelo a contatto con le persone e alimenti una cultura di pace.

P: BARTOLOMEO SORGE, SJ, esperto di dottrina sociale della Chiesa, ha offerto alle Paoline un "metodo" per vivere bene il proprio centenario, ispirato alle indicazioni date da papa Francesco per l'Anno della Vita Consacrata: "Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire". Occorre guardare al futuro, rinnovarsi nella fedeltà dinamica al Vangelo, all'uomo e alla storia e al proprio carisma, per essere pronte a compiere grandi cose sotto l'impulso dello Spirito, senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà del presente.
Per le Paoline questa fedeltà profetica si compie nella testimonianza viva di Cristo come Maestro, Via, Verità e Vita, nel "cristificarsi", come le esortava don Alberione.

Tecla, testimone di santità

Sr LORENZINA GUIDETTI, Figlia di San Paolo, che ha conosciuto da vicino, fin dagli anni "30, sia don Alberione che suor Tecla Merlo, ha portato la sua testimonianza sulla loro fede straordinaria. In particolare ha narrato una serie di episodi, riguardanti "Maestra Tecla", come veniva chiamata in Congregazione, da cui emergevano la sua profonda spiritualità, la fortezza nel collaborare a un'opera di cui allora non si vedeva nulla, la gioia e la serenità che caratterizzavano il suo vissuto quotidiano, la benevolenza verso tutte le sorelle, la sollecitudine pastorale per le necessità dell'umanità contemporanea.

Il saluto conclusivo di sr Annamaria Parenzan, Superiora generale fsp, è stato incentrato sulla gratitudine ai relatori per aver fatto comprendere le varie sfaccettature dell'attualità della missione paolina e di aver stimolato l'Istituto a protendersi in avanti, a mantenersi sempre in cammino.

Il francobollo celebrativo

paoline s mattolini roma 6giugno francobollo fsp100A seguire, il prof. Angelo di Stasi, Presidente Commissione per lo Studio e l'elaborazione delle carte-valori postali del Ministero dello Sviluppo economico, ha presentato in anteprima il Francobollo celebrativo del Centenario fsp. Il suo intervento ha rilevato come il Ministero, nel concedere la produzione di francobolli celebrativi, intenda riconoscere il valore di enti e istituzioni che abbiano dato un contributo alla cultura e alla società civile.

L'apostolato delle Figlie di San Paolo, in questi cento anni, ha contribuito a questi valori dello Stato italiano, per cui il Ministero ha autorizzato Poste italiane S.p.A. a emettere 800.000 esemplari di un francobollo di valore di 0,80 €, che riproduce la statua dell'Apostolo Paolo, di Pierre-Étienne Monnot, collocata in una delle nicchie borrominiane della Basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma, con le seguenti scritte: Figlie di San Paolo 1915-2015. Guai a me se non annuncio il Vangelo 1Cor 9,16.

Il sogno di una donna

Alle ore 20.00, il Concerto "Il sogno di una donna", ha celebrato con parole, canzoni e immagini la storia vocazionale di sr Tecla Merlo e delle Figlie di San Paolo, coronando la serata.
Dopo l'introduzione di sr Livia Sabatti, ai testi declamati da Franca Salerno, si sono alternati i canti di Daniele Ricci e i video realizzati da Paoline Audiovisivi che hanno offerto uno spaccato della storia e dei valori delle Paoline e della loro cofondatrice, in un viaggio ideale nel tempo e nel mondo.


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