Crescere con la musica: una marcia in più

Nel nostro Paese c'è difetto di una cultura musicale intesa in senso educativo e la musica è considerata una "cenerentola" tra le materie. Invece, non solo la musica è un linguaggio universale, ma è anche un eccezionale strumento di formazione che favorisce sia la socializzazione, sia la crescita e la valorizzazione del singolo. E a partire dalla primissima infanzia.

Quando cominciare?

Zoltan Kodàly, famoso musicista e pedagogista musicale ungherese, ha ben sintetizzato in un suo motto le potenzialità di questa disciplina: "educare CON la musica, non soltanto ALLA musica". E quando cominciare? "Nove mesi prima di nascere"! La musica fa parte non soltanto della vita culturale, ma della parte emozionale di ognuno. La musica contribuisce allo sviluppo intellettivo, comunicativo, emotivo-affettivo. Per questo è importante stimolare sin da piccolissimi l'ascolto e incoraggiare l'espressione musicale, in particolare attraverso il primo strumento che abbiamo a disposizione: la voce.

Crescere cantando

La mamma canta la ninna nanna al neonato per farlo addormentare; canta le filastrocche al bambino per farlo giocare e per farlo divertire. Filastrocche, conte, tiritere rappresentano il repertorio classico per l'infanzia: melodie semplici e ripetitive e testi giocosi, spesso caratterizzati dal non-sense. Una delle loro peculiarità è di educare l'orecchio musicale dei bambini rispettando le loro possibilità percettive e la loro esigenza di gradualità.
Ogni Paese tramanda le sue canzoncine popolari per i bambini. In Italia, per esempio, tutti conoscono "giro girotondo" e "oh che bel castello".

E i bambini "stonati"?

Un altro motto di pedagogia musicale è: "non esistono bambini stonati". A volte è un po' difficile crederlo, ma in realtà il concetto è che un orecchio può essere più o meno dotato e, nel secondo caso, con un corretto allenamento c'è la possibilità per tutti di acquisire la capacità d'intonazione.

Un repertorio adeguato

Se è vero che i tempi cambiano, e che cambiano i gusti musicali anche per i più piccoli, è anche vero che non rispettare la gradualità dell'apprendimento potrebbe rendere difficile ad alcuni acquisire determinate capacità. Un primo approccio musicale attraverso un repertorio identico a quello degli adulti non è propriamente una buona soluzione. Per questo, per un'educazione musicale di base è opportuno adottare un repertorio adeguato alle esigenze dell'età. Ben vengano conte e filastrocche, antiche e nuove.

La drammatizzazione

Oltre all'espressione vocale, è importantissima quella gestuale, il movimento del corpo nello spazio e le espressioni facciali. Incoraggiare i bambini a drammatizzare storie, avvenimenti (e le loro canzoncine), interagendo anche con gli altri, contribuisce moltissimo allo sviluppo globale della personalità, oltre a rappresentare sempre un gioco divertente e coinvolgente per tutti. Si tratta di recuperare nel bambino l'istinto di fare scena, utilizzando e sviluppando questa sua disponibilità, questo suo modo di conoscenza che si manifesta attraverso un'analogia fisica.

Gratificare. Sempre

Genitori, educatori, insegnanti, animatori. Per tutti quelli che, per passione o per professione, adottano l'animazione musicale o teatrale come mezzi formativi, una cosa da ricordare sempre è: gratificare. Mostrarsi soddisfatti, avere delle parole di apprezzamento, incoraggiare, per esempio richiedendo applausi dagli altri bambini, è importante per l'autostima dei piccoli. Si sentiranno più sicuri e coinvolti nel gioco. Spesso, bambini molto timidi, o introversi, o di difficoltoso inserimento, trovano, attraverso le attività teatrali e musicali, un loro equilibrio, un loro spazio di espressione e di socializzazione privilegiato.

Nel Catalogo Paoline Audiovisivi

Ecco alcuni suggerimenti di opere adatte ai più piccoli:

Filastrocche per giocare: Filastrocche e bans, cioè canti adatti ad essere gestualizzati grazie a una immediata corrispondenza tra testo e azione. Insieme ai brani sono proposte varie attività ludiche e didattiche: drammatizzazioni, giochi di gruppo, racconti e manualità. La guida è articolata secondo diversi nuclei tematici ed è illustrata con disegni che riproducono il coordinamento testo-movimento.
Filastrocche per tutto l'anno: Dodici canzoncine,con proposte operative (drammatizzazioni, coreografie, giochi didattici), ispirate sia alle ricorrenze che caratterizzano un intero anno (Natale, Carnevale, feste di famiglia, ecc.) e al trascorrere del tempo (i giorni della settimana, le stagioni e le loro caratteristiche), sia a diversi argomenti vicini al vissuto dei bambini (le dita della mano, i versi degli animali, ecc.).
Filastrocche di parole: Dodici canzoncine ispirate a quelle tradizionali per l'infanzia (filastrocche, scioglilingua, giochi verbali) che presentano diversi elementi della lingua italiana (fonemi, digrammi, alfabeto, vocali...), insieme a proposte didattiche: drammatizzazioni, mimo, giochi, indovinelli.
Filastrocche degli animali: Animali vicini e lontani, piccoli e grandi, sono i protagonisti di queste simpatiche filastrocche per i più piccoli, insieme a indovinelli, storielle, disegni da colorare e una semplice drammatizzazione.
Ninna nanna oh: Dieci canti originali, pensati per il relax e la nanna. Atmosfere sognanti e rassicuranti per favorire il sonno, stimolare le facoltà percettivo-sensoriali ed educare l'orecchio al suono e alla musica.
Ninna nanna buonanotte: Nenie, filastrocche infantili tradizionali e canzoni in stile popolare. Brani riferiti a un repertorio classico e brani vicini a una sensibilità più moderna.
Musica maestra! 1 e Musica maestra! 2: Guida in due volumi per la propedeutica musicale nella scuola dell'infanzia, che consente anche all'insegnante meno esperto in materia di musica di organizzare con i bambini un laboratorio in modo semplice e sistematico.


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