Il miglior supereroe è Gandhi

Bapu. Riusciremo a raggiungere il mare?

Nel 2019 si è ricordato il 150° anniversario dalla nascita di Gandhi. Cosa significa la sua persona per una generazione che non lo ha conosciuto? Cosa rimane del suo esempio? Eppure la disobbedienza civile e la nonviolenza continuano a essere stili ed esempi di vita per anche per i più giovani, contro l'ingiustizia.

Alzi la mano chi a scuola non ha subito anche solo una piccola ingiustizia...
David, il protagonista del libro, è un ragazzo come tanti - come tutti forse - che cerca di sopravvivere al primo anno delle scuole superiori. Solitario, amante dei fumetti e della sua bicicletta, è bersaglio degli scherni di due suoi compagni, Alessandro e Antonio, ma anche delle preferenze, o meglio delle antipatie, della temutissima prof. Hannibal the Mathematical. E come capita a molti adolescenti sembra che tutto sia contro di lui, le situazioni si volgono al peggio proprio quando l'unica cosa che vorrebbe è essere invisibile: la domenica chiuso in casa per il compito di matematica da recuperare, un tentativo di fuga finito con una bella caduta, la prof che per sbaglio pensa stia copiando, due teppisti che cercano di portargli via la bicicletta, il cane Free che finisce sotto una macchina... tutto questo accende la sua rabbia e al momento giusto, senza pensarci due volte, scarica un pugno che mette al tappeto Alessandro. Non possono che seguirne altri guai in crescendo: la delusione dei genitori, la convocazione a scuola e la sospensione che aleggia nell'aria. Finché il Preside propone una soluzione alternativa: David potrà evitare la sospensione e non perdere l'anno se reciterà nello spettacolo teatrale della scuola. Certamente l'entusiasmo del ragazzo non è alle stelle all'idea, ma non sa che proprio quel copione gli cambierà la vita.

Super supereroe

paoline truini bapu libro p2L'autore Giuseppe Truini e l'illustratrice Francesca Frigo ci fanno scivolare quasi per caso dentro la vita e le parole di Gandhi, così come per caso lo incontra David. Il coinvolgimento è assicurato fin dalle prime pagine da una scrittura vivace, da una storia vicina a chi legge e sufficientemente movimentata da lasciare con il fiato sospeso. E poi, in silenzio, dalla prima pagina del copione, arriva lui, un fachiro indiano magro e pelato morto cent'anni fa. Riusciremo a raggiungere il mare? Storia della marcia del sale è il titolo dello spettacolo, con un'immagine di Gandhi che cammina appoggiato a un bastone.

La storia di Gandhi entra non solo nel libro ma nella vita di David e dei suoi compagni di avventura; e non lo fa attraverso la sua biografia, ma sono le sue parole sulla disobbedienza e sulla nonviolenza che irrompono nella testa e nelle decisioni che il ragazzo prenderà per affrontare gli imprevisti che gli capiteranno. Sì, perché David, studiando il copione si troverà a interrogarsi sul senso delle parole di chi risponde all'ingiustizia con la pace a sarà in grado di leggere tutta la sua vicenda proprio con gli occhi di Gandhi.

«Ho scoperto qual era il superpotere di quell'omino alto un metro e sessanta, calvo e sdentato: la capacità di capire la sofferenza degli altri e di darsi da fare per aiutarli, senza indietreggiare di fronte all'ingiustizia, senza cedere alla minaccia, senza sottomettersi alla forza... Per come la vedo io, chi ti aggredisce lo fa solo per renderti più malvagio e per costringerti a giocare nel suo campo. Prova a usare le armi che ha e per questo, secondo Gandhi, non si deve rispondere alla violenza con la violenza, ma con l'ahimsa, l'amore».

Non mancheranno gli imprevisti, le cattiverie da parte dei compagni, il sabotaggio dello spettacolo (ma non posso raccontare tutto, altrimenti vi rovino la sorpresa e il finale), ma il protagonista riesce a trovare il suo mare da raggiungere, il suo obiettivo, anche attraverso le piccole scelte e la consapevolezza della propria responsabilità.

«Com'è che dice Gandhi? Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo. Io l'ho appena fatto. Mi sono ribellato di fronte a un'ingiustizia senza crearne altre. Perché, sempre secondo Gandhi, se facciamo del male a qualcuno, in realtà lo stiamo facendo a noi stessi... Già. È questo il senso della sua disobbedienza. Fino a quel momento tutti si erano ribellati con la violenza, lui invece ha usato la pazienza, la calma e la pace. Si comportava con l'India come un padre dovrebbe fare con i propri figli, e per questo era stato soprannominato Bapu, nomignolo affettuoso che in sanscrito indica il papà».

Riusciremo a raggiungere il mare

Vita concreta di un adolescente del 2019, storia di Gandhi, divertimento e avventura e la possibilità di essere un segno del cambiamento concreto verso il bene di tutti i giorni si mischiano e si illuminano a vicenda in questo testo, che diventa la possibilità di parlare ai giovani, senza retorica, di un'esistenza possibile e felice:

«Quante volte assistiamo a ingiustizie senza intervenire? Quante volte subiamo noi ingiustizie senza che nessuno sappia proteggerci? Oppure quante volte siamo noi a essere ingiusti? Quando ci capita una di queste tre cose, dobbiamo ricordarci di Gandhi e dobbiamo reagire, intervenire in aiuto degli altri, disubbidire agli ordini ingiusti o smetterla e chiedere scusa... Ci sono storie e persone che ti entrano nell'animo e ti cambiano. Ti prendono e ti rendono migliore. È come se in qualche modo ti facciano sbocciare. Per esempio Gandhi. Di lui fino a una settimana fa non sapevo niente, ora è una specie di amico vissuto in un'altra epoca e in un altro tempo. Una specie di super supereroe. Questa settimana è stata strana. La ricorderò come quella in cui è cambiato tutto. Ci penso meglio. Questo pensiero voglio dirlo bene. Forse, come quella in cui sono diventato adulto».


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Bapu. Riusciremo a raggiungere il mare? - Paoline

Bapu. 
Riusciremo a raggiungere il mare?

David ha quindici anni. È scontroso, appassionato di fumetti e si muove solo in bici. A causa di una scazzottata con un bullo, per evitare la sospensione, è costretto a interpretare Gandhi in uno spettacolo teatrale. Un romanzo di crescita, rispetto e amicizia. Una lettura che insegna a vivere la Storia.

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