Il Gregoriano nella preghiera corale

Una raccolta di canti gregoriani che spazia nei vari momenti dell'anno liturgico e nelle diverse epoche. I brani sono eseguiti dalla Schola Cantorum dei monaci benedettini di San Paolo Fuori le Mura, diretta da Christian Alejandro Almada.

Canto gregoriano e celebrazione eucaristica

L'itinerario proposto trae spunto dalle parole dell'annuncio del giorno di Pasqua, testo liturgico proclamato nella solennità dell'Epifania dopo il Vangelo», scrive dom Filippo Romania, che ha curato la presentazione dell'album. «Dopo la manifestazione nella gloria del Signore tramite i Magi a tutti i popoli, la Chiesa annuncia che «nei ritmi e nelle vicende del tempo» possiamo vivere questa esperienza ripercorrendo le tappe della storia della salvezza. L'anno liturgico, distillando sapientemente i misteri di Cristo, è come uno strumento che ci aiuta a comprenderli e gustarli.
Dal tempo della manifestazione del Signore (Avvento-Natale), attraverso il cammino quaresimale si giunge all'apice dell'anno liturgico (il Triduo pasquale) e poi al tempo di Pasqua e al tempo dopo la Pentecoste, il tempo della Chiesa, qui rappresentato da alcune celebrazioni dei santi, in cui ben si vede come «anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore».

I criteri di scelta

«La scelta dei brani è stata dettata non solo dal legame col tempo o la festa a cui si riferiscono, ma anche dalla volontà di proporre una selezione delle numerose forme musicali che il canto gregoriano può vantare sia nel repertorio per la celebrazione eucaristica e l'ufficio divino, sia in quello di tradizione più popolare. In corrispondenza delle feste in cui vengono letti i relativi Vangeli, abbiamo voluto inserire i canti evangelici di Zaccaria, Maria e Simeone (Benedictus, Magnificat, Nunc dimittis) che ogni giorno dell'anno scandiscono le lodi mattutine e vespertine della comunità dei credenti.
Consapevole che molti e notevoli sono gli studi semiologici sul canto gregoriano che mirano ad una sua restituzione melodica, la comunità ha scelto di attenersi, per i brani della Messa, al Graduale Romanum (GR, 1974) sia perché attualmente è il libro di canto liturgico ufficiale approvato dalla Chiesa, sia perché è quello che viene normalmente usato nella viva liturgia di chi canta questo repertorio.
Così si sottolinea il carattere non accademico di questa registrazione, che vuole rispecchiare il quotidiano confronto con questi testi nella preghiera corale. Le altre fonti sono sempre tra le edizioni di Solesmes: il Liber Hymnarius (LH, 1983) e l'Antiphonale Monasticum (AM, 2005-7) per i canti dell'Ufficio divino; il Cantus Selecti (CS, 1949) per i responsori».

 


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