L'arte della pausa

Un minuto per me

Per vivere bene il nostro quotidiano, rimanere in contatto con la nostra anima e ritemprare le nostre forze, è importante imparare creare delle pause rigeneranti. Se l'accelerazione è il problema e la causa della mancanza di tempo, la soluzione deve essere rallentare.

La vita quotidiana ci offre
molte occasioni di eseguire
con maggiore attenzione certi processi.
Si tratta soprattutto
di essere più consapevoli
delle nostre azioni.

Il vantaggio della lentezza sta
nello sperimentare di più,
perché è questo che cerchiamo davvero nel profondo
del «sempre di più».
Rallentando introduciamo concretamente
la spiritualità nella nostra vita.

Il raccoglimento, il silenzio, la pausa
sono tempo per l'anima
e si possono praticare in varie forme
durante il lavoro quotidiano.

La parola «pausa» viene dal greco «anapausis»
che significa riposo, respiro di sollievo,
interruzione, relax, ozio.

La Bibbia parla del riposo di Dio il sabato,
il settimo giorno, al quale partecipiamo nella pausa.
Il filosofo ebreo Filone (morto intorno al 40 d.C.),
che ha collegato saggezza greca ed ebraica,
concepisce il riposo non come ozio,
bensì come attività senza fatica.

Il riposo è un'attività creativa.
Oggi parliamo anche di pause creative.
Per Filone solo lo stolto non ha pace.
Il saggio fa come Dio:
si riposa per entrare in contatto
con la propria creatività.

Da: Friedrich Assländer - Anselm Grün, Non ho tempo! L'arte di averne di più e vivere meglio, Paoline.

Progetto a cura della redazione www.paoline.it
Scelta dei brani: Bruna Fregni
Voce: Silvia Mattolini
Brano musicale: Renato Giorgi, Speranze, da Tra cielo e terra, Paoline Editoriale Audiovisivi
Realizzazione tecnica: Eleonora La Rocca


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