La linfa delle parole sapienti...

Dialogando sull'interculturalità

L'ospitalità è la sorgente di ogni dialogo interculturale e interreligioso. È l'ospitalità, infatti, che rende possibile lo svelarsi dell'altro, della ricchezza contenuta nella sapienza del suo mondo interiore.

In questo tempo parlare di  ospitalità, di interculturalità e multiculturalità è come camminare su un terreno minato. Nell'immaginario collettivo non si affacciano solo barconi alla deriva, salvataggi in condizioni estreme, ma anche diffidenze che nascono dalla disinformazione e dalla paura.
Le migrazioni sono sotto gli occhi di tutti e ci sembrano fenomeni inediti, eppure l'umanità è migrante per sua natura, e la storia ce lo dice con una chiarezza estrema. Da sempre gruppi umani si spostano per difendersi da calamità naturali, da situazioni di pericolo e alla ricerca di spazi di vita. Ce lo stanno a dimostrare le feconde contaminazioni culturali e di costume che segnano l'evolversi del sapere in tutti i campi: dalla filosofia alle scienze, dalle tecniche di lavoro alle creazioni dell'arte. Del resto ognuno di noi è un migrante che attraversa la vita con i cambiamenti che ci vengono incontro e che, qualche volta, ci sono imposti, proprio in nome della vita.

In questo piccolo e prezioso testo La linfa delle parole sapienti... Dialogando sull'interculturalità, Antonietta Potente sostiene che l'Occidente, nella sua smania di conoscere tutto e quindi avere diritto di parola su tutto, di possedere ogni cosa, dai soldi alle risorse del cosmo, ha trasformato l'ospitalità in una pratica di efficienza nei confronti di chi ha bisogno. In realtà l'ospitalità non è un gesto esteriore, è molto di più, appartiene a tutti e arricchisce tutti: chi ospita e chi è ospitato. Per questo più che di interculturalità l'Autrice preferisce parlare di ospitalità, come terreno su cui si radica ogni dialogo tra culture e sapienze. Sì, perché ogni popolo è portatore di sapienza, di esperienze culturali profonde, non sempre raccolte in testi scritti, ma che si travasano e non possono essere fermate, come non si può fermare la vita, se non si vuol correre il rischio di tagliare il ramo su cui si è seduti!

Pensare così il dialogo interculturale e interreligioso vuol dire cambiare prospettiva, vuol dire andare oltre il già acquisito, soprattutto significa accettare che accogliere, ospitare, non sia solo dare, ma soprattutto ricevere! E, a questo punto, è coerente che sia una donna a parlare così di queste realtà, perché la donna è allenata ad abitare la debolezza, la precarietà della vita e delle conoscenze intellettuali, e a gestirle custodendone l'energia sorgiva.


Condividi

la-linfa-delle-parole-sapienti.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA