La vergine Maria

La raccolta di testi che si pubblica in questa nuova edizione offre al pubblico la rara occasione di leggere le pagine di un grande autore cristiano – Agostino – sotto la guida di uno dei più influenti e "moderni" interpreti della vita ecclesiale contemporanea: il cardinale Michele Pellegrino.

«L'iniziativa di ripubblicare questa antologia di testi mariologici agostiniani, curata da Michele Pellegrino [...] è senz'altro benemerita, come omaggio al grande studioso e vescovo. Ma essa è da apprezzare anche per il rinnovato interesse per l'opera del vescovo d'Ippona, [...] e, più in generale, l'importanza della mariologia nella sua speculazione teologica. Infatti, come ben sa chiunque ha familiarità con l'opera di Agostino, la Vergine Maria occupa una posizione di primo piano nella sua meditazione teologica e nella sua parenesi pastorale, tanto che si può dire, senza timore di esagerazione, che la sostanza del culto mariano cattolico trova nell'opera agostiniana una delle più convinte e calde affermazioni. Occorre però tener presente che Agostino non affronta la mariologia come tema specifico: le sue considerazioni su Maria si sviluppano per lo più occasionalmente, come corollari della sua speculazione cristologica o nel corso delle sue esortazioni di carattere morale, spirituale e ascetico [...].

Tenendo presente quanto sopra si è detto a proposito della grande presenza di Maria nell'opera agostiniana non fa meraviglia che la speculazione mariologica successiva, nel corso della sua evoluzione, si sia rifatta spesso alle affermazioni di Agostino. Ma quanto abbiamo aggiunto sulla mancanza di sistematicità della sua trattazione mariologica ci rende anche conto del fatto che ne siano derivate interpretazioni diverse e talora contrastanti. Sotto questo aspetto, questa raccolta curata da Pellegrino costituisce uno strumento prezioso per la ricostruzione del pensiero mariologico di Agostino in se stesso e un punto di partenza indispensabile per la comprensione del dibattito che intorno ad esso si è svolto.

Riassumendo [...] i risultati della sua lucida e documentata analisi dei testi agostiniani relativi a Maria, Pellegrino crede di poter individuare nel pensiero di Agostino la presenza, esplicita o implicita, dei vari elementi che costituiscono la mariologia cattolica attuale, salvo per quanto riguarda i dogmi dell'Assunzione e dell'Immacolata Concezione [...].

La posizione assunta da Pellegrino è esemplare del suo comportamento di studioso della letteratura cristiana antica: la verità, filologica e storica, relativa ai testi deve venir prima di ogni considerazione di opportunità e di qualsiasi preoccupazione, pur legittima, di difesa di altre verità. Egli era convinto che la verità – e per lui la verità era una sola, quella che si riassume in Cristo e nel suo messaggio – non ha bisogno di esser protetta dagli errori umani con piccoli accorgimenti o sotterfugi: essa viene incontro da sola a chiunque la cerca senza pregiudizi, con umiltà e buona volontà.

Questa convinzione governò la sua vita sia di studioso e di docente sia di vescovo e di pastore. Tra le due attività non ci fu differenza se non di mansioni. Infatti anche durante il suo magistero di docente, pur esercitando la sua professione con il rigore e il distacco di cui prima si è dato un saggio, egli non dimenticò mai la sua missione di sacerdote che trovava, anzi, sempre più motivata e rinvigorita dallo studio approfondito e rigoroso delle antiche testimonianze della sua fede. Durante il suo episcopato poi, numerosi furono i suoi gesti che suscitarono il perplesso stupore di alcuni o l'interessato apprezzamento di altri: si parlò, da una parte e dall'altra, di rottura con il passato, di rivoluzione. Forse non si è badato al fatto che quel nuovo che veniva improvvisamente alla luce aveva radici molto antiche, era il volto antico della Chiesa come egli lo ritrovava attraverso un incessante, infaticabile lavoro di scavo e di restauro. Di tale lavoro, che univa insieme il rigore severo dello studioso e le esigenze profonde dell'uomo di fede, la raccolta di testi che qui si ripropone costituisce uno dei più riusciti e luminosi esempi».

Da: Agostino d'Ippona, La Vergine Maria, Introduzione e pagine scelte a cura di M. Pellegrino, Presentazione, fonti e bibliografia a cura di E. Corsini, Paoline


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