5. Maria e la Chiesa

Itinerario settimanale “Un mese con Maria"

Come nel DNA di una cellula vivente sono contenuti tutti i geni, che contengono a loro volta tutte le informazioni sul futuro organismo, così in Maria è già presente il patrimonio originario e fondamentale che fa crescere la Chiesa secondo una forma, una forza di vita che non si arresterà più.

In Maria, l'alfabeto della vita

Maria è la prima del lungo corteo di questa umanità incamminata, caduta ma incamminata, prodiga ma incamminata: in lei c'è l'alfabeto della vita.
Nel patrimonio della prima cellula è già contenuto un progetto, l'energia e i codici perché la persona futura abbia tutta la sua bellezza e la sua potenzialità, e quelle caratteristiche che la faranno unica. Così Maria è come il DNA della Chiesa e di ogni discepolo, in lei La Chiesa si forma e si riforma su Maria.
Se Maria è «icona del mistero», è ugualmente icona di ogni discepolo.
L'immagine del DNA può aiutarci a capire in che modo la presenza di Maria sia operante: non come un modello di riferimento passivo, non come una semplice intercessione misericordiosa, ma come forza di vita germinante. La sua maternità non è conclusa, si occupa ancora e continuamente di noi, nell'oggi di Dio, ci guida dall'interno, sospingendoci al destino che è il suo. In un lavorio continuo, in una dinamica creativa, in una germinazione perenne, in analogia con l'invisibile e fortissimo lavoro che il patrimonio genetico della mia prima cellula continua a svolgere in me, nel mio organismo, nel mio crescere e maturare. La maternità di Maria è il diffondersi del patrimonio originario del credente autentico, da lei, prima cellula della Chiesa, a ogni cellula del corpo. La Chiesa infatti prolunga Maria, non Cristo. Cristo è il capo di questo corpo.

Ermes Ronchi, Le case di Maria, Paoline, Milano 2006

Dall'Apocalisse (12,1-6.10)

Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l'arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:

"Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l'accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.


Preghiera

Abbi pietà, o Maria, dei tuoi figli
che Gesù morente ti raccomandò dalla croce.
La messe è sempre molta,
ma gli operai ancora molto scarsi.
Moltiplica le vocazioni religiose e sacerdotali;
dacci nuovi sacerdoti,
pieni di sapienza e di fervore.
Sostieni con le tue materne premure
le anime che consacrano la loro vita
a vantaggio del prossimo.

Rammenta quanto facesti
per formare Gesù e l'apostolo Giovanni;
ricorda le tue dolci insistenze presso il Signore,
per ottenere lo Spirito Santo agli apostoli.
Tu sei stata la consigliera dei primi apostoli
e degli apostoli di tutti i tempi.
Con la tua onnipotenza supplichevole,
rinnova ancora la divina Pentecoste
sui chiamati all'apostolato;
santificali, accendili di santo ardore
per la gloria di Dio
e per la salvezza delle anime.

Dirigili in tutti i loro passi;
previenili con le tue grazie;
sostienili nei momenti di sconforto;
corona il loro zelo con frutti abbondanti.
Esaudiscici, o Maria,
perché tutti gli uomini
accolgano il divino Maestro, via verità e vita,
divengano docili figli della Chiesa cattolica,
e tutta la terra risuoni delle tue lodi
e ti onori come Madre, Maestra e Regina.
E così tutti possiamo giungere
al beato soggiorno della felicità eterna.

Giacomo Alberione


Introduzione
1. La ferialità - Prima settimana
2. La libertà - Seconda settimana
3. L'abbraccio - Terza settimana
4. Lo spirito - Quarta settimana
5. Maria e la Chiesa - Quinta settimana


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