Mio fratello rincorre i dinosauri

Cineforum

Un racconto di formazione adolescenziale che conserva la freschezza del testo originale. Un cammino di crescita su un tema delicato come quello della disabilità, rivolto ai giovanissimi, con un occhio al cinema indipendente americano.

Il film

Mio fratello rincorre i dinosauri del regista Stefano Cipani è l'adattamento dell'omonimo libro di Giacomo Mazzariol. Un film che, conservando la vivacità del testo originale, si presenta come un cammino di crescita dal punto di vista di Jack, un ragazzo quattordicenne. Quando i genitori gli comunicano che presto avrà un nuovo fratellino, Jack accoglie con entusiasmo la notizia. Sceglie lui il nome, Giovanni, detto Gio. Con il passare del tempo farà sua la premurosa bugia dei genitori: Gio, affetto dalla sindrome di Down, è un bambino dotato di straordinari poteri. Nel passare degli anni però, la presenza di questo fratellino strano, dai modi stravaganti e bizzarri, diventa una presenza imbarazzante che lo porta a negare la sua esistenza ai compagni di scuola. Le premure e l'aiuto di cui Gio necessita continuamente, sono per Jack, impegnato nel primo anno di liceo e coinvolto con Arianna nella sua prima cotta, un peso insopportabile. Ben presto però sarà costretto a dire la verità. Il ritrovarsi amato dai genitori e accettato dagli amici, gli faranno capire e accogliere pienamente Gio, la sua energia e la sua visione particolare del mondo.

Per riflettere dopo aver visto il film

Il film Mio fratello rincorre i dinosauri è leggero e intenso al tempo stesso. Il racconto, ispirandosi a una storia vera, alterna momenti umoristici a una visione realistica della vita. Tutto è ambientato sullo sfondo della provincia padana, dove vive una famiglia numerosa con la presenza di un figlio Down. A narrare la storia è Jack, dalla cui voce scaturisce un racconto di maturazione basato sull'imbarazzo e il turbamento che ogni adolescente vive nei confronti della vita, tanto più se questa è condizionata dalla diversità di un fratello. Per Jack le cose peggiorano quando comprende che il fratello Gio non è un super eroe, ma è un ragazzo fragile che abbisogna di cure particolari Il regista Stefano Cipani, seguendo il percorso del romanzo, ci presenta la disabilità, prodotta della sindrome di Down, in modo gradevole, con una visione vivace e giovanile; evitando stereotipi e modelli convenzionali di comportamento. Un film molto profondo che mette in evidenza il valore reale della famiglia che affronta i problemi poggiandosi sulla forza dell'amore, senza false commozioni.

Una possibile lettura

Mio fratello rincorre di dinosauri è un titolo bello e originale in cui la disabilità è presentata con sensibilità e rispetto, ma anche con la presa di coscienza di un problema concreto che si materializza nella vita quotidiana di una famiglia. La parte più interessante dell'opera non è tanto l'analisi a sostegno delle differenze ma la crescita di Jack che, dopo una scelta sbagliata da cui non riesce a venire fuori, deve accettare le conseguenze e assumerne i rischi. Il racconto ci dice con grande semplicità che non possiamo chiedere a qualcuno di essere amati così come siamo se non siamo in grado di amare negli altri anche i loro limiti. Questo è il grande insegnamento che Jack apprenderà da Gio quando si lascerà avvolgere dalla sua energia positiva, arrivando a credere che forse ha davvero grandi poteri. Un bambino con la sindrome di Down è una presenza che sconvolge la vita di una famiglia nel suo insieme, genitori e fratelli. Ma se la famiglia è solida, con valori stabili e sicuri, riuscirà ad accogliere il nuovo arrivato con gioia e riconoscenza. «Dentro ogni persona c'è un mondo unico. Non guardate gli altri soltanto con i vostri occhi. Siate autentici, siate spontanei. Restate semplici, restate veri», (dal video The Simple Interview).

 

Genere: Commedia
Regia: Stefano Cipani
Interpreti: Alessandro Gassmann (Davide), Isabella Ragonese (Katia), Rossy De Palma (Zia Rock), Francesco Gheghi (Jack), Lorenzo Sisto (Gio), Arianna Becheroni (Arianna), Roberto Nocchi (Vitto), Gea Dall'Orto (Chiara), Mariavittoria Dallasta (Alice), Saul Nanni (Brune)
Nazionalità: Italia
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno di uscita: 2019
Soggetto e Sceneggiatura: Giacomo Mazzariol, Fabio Bonifacci
Fotografia: Sergi Bartroli
Musica: Lucas Vidal
Montaggio: Massimo Quaglia
Durata: 101'
Produzione: Isabella Cocuzza, Arturo Paglia per Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Amicizia, Amore-Sentimenti, Disabilità, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli
Note:
- Realizzato in associazione con Imprebanca spa ai sensi delle norme sul Tax Credit, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Regione Lazio-fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo, progetto cofinanziato dall'Unione Europea.
- Evento speciale alle Giornate degli autori (Venezia, 2019).
- David Donatello 2020 per: David giovani. era candidato: Migliore Attrice Protagonista (Isabella Ragonese).


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