#Orvieto2018: il pellegrinaggio degli universitari di Roma

Da alcuni anni mi sono accostata al mondo universitario, in particolare a quello di Roma Tre, non più come studente, ma come consacrata a servizio dei giovani attraverso la pastorale universitaria. In breve una mia recente esperienza.

Spesso ci si domanda: dove sono i giovani? Dove vivono? Che cosa fanno?
L'università è il posto giusto dove incontrare le nuove generazioni. È qui che costruiscono il loro futuro culturale, sociale, professionale, che si allenano ad affrontare le difficoltà per imparare a divenire protagonisti della propria esistenza e a trasformare i propri sogni in progetti di vita significativi.
Impegnarsi nella pastorale universitaria, per molti aspetti, significa - come spesso ci richiama Papa Francesco - essere chiesa in uscita per incontrare i giovani "lì dove sono", "fuori dagli schemi preconfezionati" degli ambienti ecclesiali, "adeguandosi ai loro tempi e ai loro ritmi".

La Pastorale Universitaria

Uscire, incontrare, ascoltare, annunciare, chiamare, accompagnare, discernere sono i verbi che hanno attraversato il recente Sinodo dei Vescovi su: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Fare pastorale universitaria significa proprio sintonizzarsi con uno stile di Chiesa che non sta a guardare il mondo giovanile ma che con coraggio sa uscire e sa andare negli avamposti strategici della nostra società per l'annuncio del Vangelo.
La città di Roma conta un totale di 230 mila studenti distribuiti nei vari atenei pubblici e privati. In particolare all'Università degli studi di Roma Tre sono iscritti circa 36 mila studenti. Ma dove e come si svolge l'azione pastorale della Chiesa nei confronti di un numero così elevato di giovani? Essa si attua nelle cappellanie universitarie, luoghi deputati all'accoglienza, all'incontro con i giovani e con il personale docente, collocate sia all'interno degli atenei sia all'esterno.
La cappellania di Roma Tre è situata nei pressi della Basilica di San Paolo. Le attività sono organizzate da diversi sacerdoti e collaboratrici; prevedono momenti di formazione e di preghiera, incontri di catechesi per la preparazione ai sacramenti, pellegrinaggi. Secondo un calendario, in genere concordato anche con i docenti, vengono promosse settimane culturali, seminari incentrati su specifici ambiti delle discipline universitarie, affrontati in chiave etica.

paoline e giovani figlie di san paolo pastorale universitaria riccieri p

Il pellegrinaggio a Orvieto

Un'attività recente di cui voglio parlarvi è il Pellegrinaggio annuale degli Universitari di Roma, organizzato dal Servizio Cultura e Università della Diocesi di Roma.
Giunto alla sedicesima edizione, il Pellegrinaggio si è svolto il 17 novembre. Meta di quest'anno è stata la splendida cittadina umbra di Orvieto. I partecipanti sono stati circa 1500 distribuiti su 35 pullman.
Monsignor Andrea Lonardo, direttore del Servizio cultura e università di Roma, ha tenuto due coinvolgenti catechesi. La prima dal titolo La facciata del Duomo e la nostra storia, focalizzata sull'analisi della facciata gotica della Cattedrale di Orvieto dedicata a Santa Maria Assunta, costruita dal XIII al XVI secolo, decorata con una serie di mosaici, sculture e bassorilievi; e la seconda su La vita Universitaria e l'Eucarestia, centrata sul miracolo eucaristico di Bolsena, il cui corporale è custodito proprio nella cattedrale di Orvieto. Nel pomeriggio ci siamo ritrovati di nuovo in Duomo, per partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Orvieto-Todi, Mons. Benedetto Tuzia, già vescovo ausiliare della diocesi di Roma.

I giovani

Lascio la parola a due giovani che ho conosciuto proprio il giorno del Pellegrinaggio lungo le strade di Orvieto e, dal momento che sono già avanti negli studi, ho rivolto la seguente domanda: 

«So che avete partecipato a diversi pellegrinaggi per gli Universitari e ci tornate ancora anche se siete avanti con gli studi o li avete completati da poco. Come mai? Cosa vi spinge?»

Mario De Rosa, dottorando in Diritto Amministrativo presso La Sapienza di Roma:
«Apprezzo i contenuti delineati nelle catechesi, in particolare quelli esposti da Mons. Andrea Lonardo. Quest'anno per me è stata molto interessante la combinazione tra i temi presenti nella facciata del duomo di Orvieto e la lettura del bassorilievo in cui è rappresentato Adamo che genera Eva. Mi ha colpito quanto evidenziato da don Lonardo sul bassorilievo in cui è raffigurata Eva, presa dal fianco di Adamo e non dalla costola perché in realtà la donna deve stare a fianco dell'uomo, non sottomessa. Sono contento di partecipare ai pellegrinaggi perché sono un'opportunità per conoscere altri giovani, spinti dalle stesse motivazioni. Pertanto vi è la possibilità di crescere nella stessa fede, fare buone amicizie e confrontarsi».

Carolina Fusco, avvocato del lavoro, già studente alla LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali):
«Ogni volta che ho partecipato al Pellegrinaggio, ho respirato sempre un bel clima di amicizia e di condivisione, è questo che mi ha spinto ad aderire ogni anno e a coinvolgere altri giovani in questa esperienza. In questi contesti è più facile conoscersi, relazionarsi, facendo cadere quelle barriere che sono anzitutto di tipo materiale perché tutti proveniamo da atenei diversi e non avremmo altre possibilità e momenti di incontrarci. Per me l'esperienza che ho condiviso è stata ricca e significativa».

INFO:  Servizio di Cappellania - Università degli Studi Roma Tre
Piazzale San Paolo 1/D - 00120 Città del Vaticano (Basilica San Paolo)
tel. +39 06.69.88.08.09
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