Le divisioni storiche

Si può pensare che l'ecumenismo sia argomento oggi di scarso interesse dato che domina la questione del rapporto o del conflitto tra le diverse religioni. L'argomento del dialogo interreligioso è sicuramente urgente, ma non di meno e proprio in vista di questo, le confessioni cristiane sono quasi obbligate dai tempi a ritrovare l'unità generata da conflitti spesso generati più che dalla dottrina dal malinteso o dalla contrapposizione polemica in cui hanno giocato buon gioco le forze politiche del tempo. Si pensi all'Imperatore d'Oriente nella separazione tra Chiesa Ortodossa e Chiesa di Roma, tra il papa e i principi tedeschi del XVI secolo al tempo di Lutero o ancora tra il re inglese Enrico VIII e la sua smania di affrancarsi dal giudizio e dall'influenza del papato sulle sue scelte personali e politiche.

Tempo di ritrovarsi

Dopo tanti secoli di contrapposizione di reciproco rifiuto il XX secolo avvia il dialogo ecumenico dapprima in forma marginale dovuta più a esigenze pratiche che teologiche e poi cresciuto impegnando le Chiese e le comunità ecclesiali nella ricerca di una nuova intesa. Questa non può che attuarsi come un "pensare insieme". Si tempo in tempo sono venuti alla luce gli argomenti che hanno portato alla divisione e la conseguente necessità di trovare un terreno comune.

Temi da affrontare

Gli argomenti su cui soffermarsi sono il senso del primato del successore di Pietro, la definizione della "Tradizione" nella Chiesa, distinguendo in essa ciò che è dovuto alle epoche storiche rispetto al deposito originario della fede cristiana. Allo stesso modo si doveva approfondire la dottrina sulla giustificazione e il valore dei sacramenti. Il volume curato da Andrea Pacini raccoglie saggi che ricostruiscono la storia del movimento ecumenico e gli argomenti in esso trattati. Si tratta di scritti notevoli che possono coinvolgere chiunque si interessi di ecumenismo.