Superare la timidezza

La timidezza non è una condizione invincibile; certamente ogni persona ha tendenze che la spingono verso l'estroversione o l'introversione, ma si tratta di tendenze che la persona nel suo percorso educativo può imparare a gestire senza esserne condizionata. 

Inoltre la timidezza e la scarsa stima di sé si alimentano vicendevolmente e possono condizionare la nostra vita, mentre una sana autostima può aiutare la persona a superare la sua timidezza e a stabilire rapporti liberi e gratificanti.

Vivere consapevoli
Il primo pilastro dell'autostima, è vivere consapevolmente. È la capacità di essere coscienti di se stessi, dell'ambiente, delle relazioni interpersonali in qualche forma, a qualche livello e di agire conseguentemente, quindi non in modo impulsivo o reattivo. Senza la consapevolezza nel momento presente vengono agite automaticamente le modalità del passato. Quindi le persone con una bassa autostima, hanno bassa consapevolezza di sé, degli altri e dell'ambiente.

Accettare se stessi
Il secondo pilastro è accettare se stessi così come si è, non è difendersi e attaccarsi anche ai propri difetti, è comprenderli, è capirli e perdonarsi. È difficile migliorarsi, crescere, evolversi se una persona continua, consciamente o inconsciamente, a svalutarsi, criticarsi, giudicarsi, colpevolizzarsi, condannarsi.

Essere responsabili
Il terzo pilastro è il senso di responsabilità. Non a tutti è evidente che, nonostante tutti i condizionamenti che possiamo ricevere, siamo responsabili della nostra personalità. La nostra mente è inviolabile: possono dirci tutto quello che vogliono, ma la decisione finale su ciò che conta per noi spetta a noi: quindi possiamo fare della nostra vita e delle relazioni in cui siamo inseriti il nostro capolavoro oppure «buttarla nel cestino» oppure vivere come degli zombi, cioè dei morti viventi...

Essere assertivi
Il quarto pilastro è il coraggio di affermare se stessi ed è correlato col terzo pilastro: è necessario vivere da protagonisti, non si può essere spettatori passivi tutta la vita, non ha senso. Don Abbondio, nei Promessi Sposi, disse: «Ma se uno il coraggio non ce l'ha, come fa a darselo? ». Infatti, lui era il rappresentante della paura e dell'omertà: noi cosa vogliamo essere? Cosa vogliamo fare? Da che parte vogliamo stare? ...

Darsi obiettivi
Il quinto pilastro è darsi degli obiettivi, il che vuol dire usare le nostre capacità, i nostri talenti per esprimerli e per raggiungere risultati reali; l'importante è che siano positivi e costruttivi: creare una coppia, fare dei figli, esprimere il proprio talento, studiare, svolgere la professione per cui si è portati, costruire una casa, interessarsi di politica per il bene comune, fare del volontariato per il bene dell'umanità.

Essere integri
Il sesto pilastro è essere integri. È importante avere un sistema di valori che ci faccia sentire integri, in modo tale che «predichiamo bene e razzoliamo altrettanto bene».

Dal libro: Gianni Bassi e Rossana Zamburlin, Vincere la timidezza. Come migliorare la stima di sé, Paoline Editoriale Libri


Condividi

superare-timidezza.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA