Un amico speciale

Un anno con papa Francesco

"Prendere" papa Francesco come compagno di viaggio per dare alle nostre giornate, spesso appesantite da una noiosa routine, un tocco di freschezza, di gioia, di umanità, di fiducia, di speranza, di libertà...

E' questa la sollecitazione del volume "Felice di essere cristiano - Un anno con Papa Francesco" recentemente pubblicato dall'editrice Paoline. Dodici i temi trattati, scelti tra quelli a lui più cari, e sbriciolati lungo lo scorrere dei giorni: il discernimento, la misericordia, gli orizzonti di senso, la gratitudine, la solidarietà, l'amore, la testimonianza, il Cristianesimo, la speranza, la tenerezza, la pace, la gioia.

Ogni mese un tema e ogni giorno un pensiero arricchito dal commento di autori diversi per sensibilità, esperienza umana e professionale. Il tutto dà forma ad un vero e proprio "calendario perpetuo" nel quale risplende con forza la pregnanza dell'insegnamento di Papa Francesco e che si presenta come una bussola di riferimento per il nostro cammino quotidiano.

Le parole del Papa, disseminate qua e là nelle pagine del volume, si rivelano "piccole perle preziose", una sorta di "magistero in briciole" nel quale Papa Francesco ci presenta un cristianesimo impegnativo, ma positivo e gioioso, un cristianesimo capace di risvegliare attrazione per Gesù Cristo e per la bellezza di Dio.

Dal volume stesso, sopra citato, qualche assaggio dell'insegnamento del Papa:

«Una pace che non sorga come frutto dello sviluppo integrale di tutti, non avrà nemmeno futuro e sarà sempre seme di nuovi conflitti e di varie forme di violenza.

La misericordia è la più grande di tutte le virtù.

Ecco la speranza cristiana: il futuro è nelle mani di Dio.

Non si può pensare a una Chiesa senza gioia. La gioia della Chiesa è questa: annunciare a tutti il nome di Gesù.

Sento una gratitudine immensa per l'impegno di tutti coloro che lavorano nella Chiesa.
E' bello dare spazio anche alla gratitudine tra noi.

Ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l'attrazione per Gesù Cristo, per la bellezza di Dio.

Il cristiano convinto a metà è già uno sconfitto.
No ai "cristiani da salotto", "educati", ma senza "fervore apostolico".

La testimonianza cristiana, grazie alla rete, può raggiungere le periferie esistenziali».


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