Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma

Cineforum

La storia della Shoah, una delle insanabili cicatrici della storia dell'umanità, raccontata attraverso l'avventura e la ricerca della verità su una vecchia foto da parte di un gruppo di giovani ragazzi

Il film

Il 16 ottobre del 1943, i nazisti eseguirono il rastrellamento degli ebrei romani. Inizia con queste terribili immagini Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, il film di Giulio Base che, in forma inedita, affronta il tema della Shoah raggiungendo il cuore e la mente degli spettatori. Il regista narra questa tragica pagina della nostra storia attraverso il presente che vede protagonisti un gruppo di giovani studenti, alla ricerca di una verità mai svelata. La narrazione scorre su due binari: la vicenda di Sarah Cohen, una bambina ebrea che, al tempo del rastrellamento nazista a Roma, viene tenuta nascosta da una coraggiosa suora in un monastero e sfugge così alla deportazione; parallelamente, ambientata ai giorni nostri, abbiamo la storia di Bianca, una giovane liceale romana figlia di un famoso pianista internazionale che, dopo aver trovato casualmente in una vecchia valigia una foto di una bambina ebrea e la lettera dei suoi genitori, decide con i suoi amici di andare alla ricerca dell'identità della piccola. Con la collaborazione di un gruppo di ragazzi della comunità ebraica romana, faranno scoperte interessanti su Sarah e sulle loro stesse vite.

Per riflettere dopo aver visto il film

Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma ci presenta una pagina molto triste della storia degli ebrei di Roma. Il 16 ottobre del 1943 furono catturate 1.259 persone, tra cui circa 200 bambini. Dei 1.023 deportati direttamente al campo di concentramento di Auschwitz, soltanto 16 fecero ritorno. Nato da un'idea di Israel Cesare Moscati e patrocinato dalla Comunità Ebraica di Roma, il film racconta questa triste storia rivolgendosi alle nuove generazioni con il linguaggio di oggi che passa da WhatsApp, ai social, al dramma teatrale. Ambientato in luoghi reali del Ghetto di Roma: Sinagoga, Portico di Ottavia, Liceo Renzo Levi... il progetto prende vita dopo un lungo laboratorio teatrale realizzato dagli stessi ragazzi. «La memoria è un dovere», afferma il regista Giulio Base che, con questa sua opera, apre una finestra su una ferita insanabile del nostro passato e lo fa in un modo originale che comunica sensazioni forti attraverso l'intreccio tra passato e presente dove ragazzi ebrei e cristiani sono alla ricerca di una verità che li accomuna. Non dobbiamo mai cancellare quello che è successo durante l'Olocausto. Per non dimenticare, il ricordo deve rimanere sempre vivo.

Una possibile lettura

Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma affronta l'Olocausto in modo originale, guidando lo spettatore in un percorso interiore che passa attraverso un gruppo di giovani studenti. Un'avventura portata avanti da Sofia e dai suoi compagni di scuola. Per scoprire il segreto nascosto nella foto ritrovata, i ragazzi inizieranno un cammino a ritroso nel tempo che restituirà al presente i ricordi di un passato indelebile e unirà nella ricerca ragazzi di diverse religioni. L'Olocausto è un evento che accomuna tutti. Il messaggio del film è molto chiaro: non bisogna mai dimenticare ma ricercare sempre la verità. La struttura del film alterna bianco/nero e colore, silenzi e musica: «Il silenzio - dice il regista - è la voce di Dio, e questo film è molto spirituale. C'è una conversione da parte della protagonista e un continuo confronto tra le religioni. Nella cultura ebraica, vita politica e religiosa non sono separate. Ma la loro cultura fa parte della nostra. Chi è nato cristiano ha origini ebraiche. C'è poi una distanza, un'evoluzione, ma veniamo da lì e il silenzio è parte di questa comune religiosità». Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma fa in modo che questa terribile storia arrivi ai giovani di oggi abbattendo i muri delle diversità.

 

Genere: Drammatico
Regia: Giulio Base
Interpreti: Bianca Panconi - Sofia, Daniele Rampello - Ruben, Irene Vetere - Lea, Marco Todisco - Tato, Francesco Rodrigo, Emma Matilda Lió - Valentina, Aurora Cancian, Alessandra Celi - Giulia, Giulio Base - Riccardo, Lucia Zotti - Suor Lucia, Domenico Fortunato - Volterra, Alessandra Carrillo - Suora Portinaia, Paolo Fosso - Padre Ilan, Fabrizio Apolloni - Padre di Lea
Nazionalità: Italia
Distribuzione: RaiPlay
Anno di uscita: 2020
Soggetto: Israel Cesare Moscati, Marco Beretta
Sceneggiatura: Israel Cesare Moscati, Marco Beretta, Giulio Base
Fotografia: Giuseppe Riccobene
Musica: Pietro Freddi
Montaggio: Mauro Ruvolo
Durata: 100'
Produzione: Sandro Bartolozzi, Cesare Fragnelli per Altre Storie, Clipper Media, Rai Cinema
Tematiche: Amicizia, Famiglia, Razzismo, Storia, Religioni, Ecumenismo, Scuola
Note:
- Presentato in anteprima alla XV Festa del Cinema di Roma (2020)
- Realizzato con il sostegno della Regione Lazio-fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo; con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma.
- La canzone Tutto quello che un uomo è di Sergio Cammariere


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