Volevo nascondermi

Cineforum

Elio Germano fa suo Ligabue, il suo genio, il suo tormento, la sua profonda sofferenza interiore. Un biopic intenso che racconta la ricerca di senso di un uomo apparentemente abbandonato da tutto e da tutti che trova finalmente un modo per riuscire a esprimere il suo sfavillante mondo interiore con il disegno e l'arte figurativa.

Il film

Il film Volevo nascondermi, attraverso un continuo flashback, ci narra la vita del grande artista Antonio Ligabue. Nato in Svizzera nel 1899 da una donna italiana, Toni si trova ad affrontare un'infanzia molto difficile, Abbandonato, viene affidato ad una coppia di anziani con la quale è sempre in lotta tra sentimenti di amore e odio. Per aver aggredito la madre adottiva, viene espulso dalla Svizzera e mandato in Italia, un paese straniero di cui non conosce neanche la lingua. Vive per anni in una capanna sulle rive del fiume nella Bassa padana, in un contesto di solitudine, freddo e fame. Schernito, perché brutto e rachitico, vaga nelle campagne dell'Emilia come un personaggio irreale e smarrito, fino a quando non trova ospitalità presso una famiglia benestante che, tra le altre cose, lo aiuta a scoprire il fantastico mondo della pittura. Incomincia così a dipingere per passare il tempo e placare le inquietudini. Nell'incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati, si rompono finalmente i lacci dell'isolamento. Inizia per lui un affrancamento umano in cui l'arte diventa la finestra attraverso la quale rivelare le sue vere potenzialità. El Tudesc (il Tedesco), come comunemente viene chiamato, diventa un pittore fantasioso e creativo che rappresenta nelle sue opere un mondo nuovo e vivace, anche se non si allontana mai "fisicamente" dalle sponde del Po.

Per riflettere dopo aver visto il film

Il regista Giorgio Diritti, con Volevo nascondermi, firma una delle sue opere più belle e convincenti. Un film di grande spessore che si presenta come uno spaccato di cinema biografico che tratteggia in modo accurato e malinconico la figura del grande pittore Antonio Ligabue, personaggio di rilievo nell'arte contemporanea. Interpretato da un grande Elio Germano, l'artista geniale si diletta a dipingere creazioni fuori da ogni schema. Sarà il fiume, con i paesaggi velati dalla nebbia e dalla solitudine, a ispirare i suoi dipinti fatti di figure simboliche, colori smorzati e contorni indefiniti. Tutta la vita di Ligabue gira attorno alle sue molte diversità mai accolte pienamente dagli altri. Uomo solo e discriminato, stravagante, malato psichiatrico, chiede solo di essere amato. L'emancipazione arriverà con la genialità della sua arte in cui troverà un personale riscatto: dipingere per colmare i vuoti esistenziali. La pittura, più di ogni altra forma di comunicazione, gli permetterà di dire al mondo chi è e cosa cerca, un modo per riemergere dal buco nero della disperazione.

Una possibile lettura

Volevo nascondermi è un racconto di grande intensità che, attraverso un filo rosso, unisce tre aspetti di un'unica realtà: il Paese, l'uomo, l'artista. Il percorso narrativo ci introduce nella personalità contorta e confusa di Toni Ligabue, personaggio complesso, vissuto emarginato dalla famiglia e dalla società. Il regista ha saputo cogliere la sua relazione costante con l'ambiente ma anche la sensibilità e il grande bisogno di essere accettato dagli altri. I suoi dipinti, infatti, appaiono come raffigurazioni dell'anima tormentata, immagini che rispecchiano un angoscioso desiderio di vita e di affetto. Solo nell'arte farà emergere la sua voce rivelando il suo cuore ferito e il desiderio di abbandonare quel corpo brutto e deforme. Passerà la sua esistenza tra mille difficoltà imparando a non nascondersi, come allude il titolo. Ma, proprio quando sta per uscire dal suo angolo di mondo, un destino crudele lo porta alla morte. La vita di Ligabue diventa in questo film una fiaba dove le sue opere si manifestano come un dono per l'umanità. «Girando Volevo nascondermi – ha dichiarato il regista Giorgio Diritti – ho sentito l'emozione di raccontare una dimensione popolare, una riflessione sulla vita e, spero, uno spunto di positività, slancio e ricrescita per lo spettatore».

 

Genere: Biografico - Drammatico
Regia: Giorgio Diritti
Interpreti: Elio Germano (Antonio Toni Ligabue), Oliver Ewy (Ligabue adolescente), Leonardo Carrozzo (Ligabue bambino), Pietro Traldi (Renato Marino Mazzacurati ), Orietta Notari (Madre Mazzacurati ), Francesca Manfredini (Cesarina), Maurizio Pagliari (Sassi), Denis Campitelli (Nerone)
Nazionalità: Italia
Distribuzione: 01 Distribution
Anno di uscita: 2020
Soggetto: Giorgio Diritti, Fredo Valla
Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla
Fotografia: Matteo Cocco
Musica: Marco Biscarini, Daniele Furlati
Montaggio: Paolo Cottignola, Giorgio Diritti
Durata: 120'
Produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra per Palomar, Rai Cinema
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Arte, Disabilità, Emarginazione, Malattia, Povertà, Solidarietà, Storia
Note:
- Orso d'argento per la miglior interpretazione di Elio Germano al 70° Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Volevo nascondermi, Dvd

Volevo nascondermi

Il film ci introduce alla conoscenza dell’ artista Antonio Ligabue, personaggio complesso, vissuto emarginato dalla famiglia e dalla società. Il regista ha saputo cogliere la sua relazione costante con l'ambiente, ma anche la sensibilità e il grande bisogno di essere accettato dagli altri. 

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Volevo nascondermi ci introduce alla conoscenza dell’ artista Antonio Ligabue, personaggio complesso, vissuto emarginato dalla famiglia e dalla società.

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