A braccia aperte [Farina]

Lorenza Farina offre al lettore un coinvolgente e coinvolto quadro biografico di sr Pura Pagani, straordinaria e complessa figura femminile la cui tomba è oggi meta di pellegrinaggio.

Suor Pura Pagani (1914-2001) nasce a Campofontana (VR), in una famiglia dove la fede è tangibile nel quotidiano e forte nella tradizione. Fin dall’infanzia, Carmela (questo il suo nome di battesimo) rivela
atteggiamenti di intensa spiritualità, che conserverà intatti per tutta la vita. Giovanissima, entra nella Congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone (VR), rispondendo a una vocazione autentica a servire gli altri. La malattia e la sofferenza sono il terreno fertile per far germogliare quei doni mistici che le saranno attribuiti. Tante le tappe dell’apostolato dove il suo sorriso luminoso, lo sguardo penetrante e il dono dell’ascolto non passano inosservati. Il consenso che suscita attorno a sé genera tuttavia invidia e maldicenze che gettano fango sulla sua persona e sul nome che porta. Iniziano anni di duro calvario, di angoscia, durante i quali sarà secolarizzata. In questa notte dello spirito l’umiliazione diventa la strada maestra per la santificazione.
Sostenuta da alcune guide spirituali, tra cui Padre Pio da Pietrelcina e il gesuita Felice Maria Cappello, ritroverà infine la perduta pace interiore. Reintegrata dopo lunga attesa, resa più forte dalla prova, trascorre gli ultimi trent’anni di vita a San Zeno di Mozzecane (VR), dove a braccia aperte accoglie le persone bisognose di aiuto materiale e spirituale. Oggi la sua tomba, nel paese natale, è meta di pellegrinaggio. “Vi aiuterò più di là che di qua”: questo il suo testamento spirituale.

Seguendo il motto “pregare, lavorare e patire”, questa piccola suora della Sacra Famiglia ha saputo coniugare una vita ordinaria con aspetti di alta spiritualità che hanno stupito in primo luogo lei stessa, tanto da definirsi “un miracolo della potenza di Dio”. Nel 2015 è stato annunciato l’inizio dell’iter canonico verso la beatificazione

Lorenza Farina ce ne offre ora un quadro biografico. E lo fa con un particolare coinvolgimento, avendo conosciuto direttamente sr Pura. Scrive nella premessa: “Quando conobbi suor Pura Pagani avevo cinque anni. Frequentavo la scuola materna di Cavazzale, paese del Vicentino dove lei giunse nel 1961 per svolgere il suo servizio d’insegnante [...]. Tanti sono i ricordi di suor Pura che mi riportano all’infanzia. In modo particolare mi sono rimasti impressi nella memoria il suo caloroso abbraccio e le sue parole affettuose: Tu sei mia! Tu sei mia!. Allora non potevo coglierne il significato ma, crescendo, compresi che quella sua espressione, ripetuta più volte con enfasi, voleva significare che lei non mi avrebbe mai dimenticata e che sarebbe sempre stata per me un punto di riferimento cui ricorrere soprattutto nei momenti di difficoltà [...]. Fu nell’ottobre del 2007 che ritrovai suor Pura, non più in carne e ossa, perché nel frattempo era tornata alla casa del Padre, ma comunque sempre « viva », in un libro che parlava di lei e che mi fu consegnato in pullman durante un pellegrinaggio a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina. Con mia grande sorpresa scoprii chi era stata veramente suor Pura e i doni che il Signore le aveva offerto per essere di aiuto al prossimo. Allora mi fu chiaro che lei non dimentica mai le persone che ha conosciuto”.

Utilizzando ricordi personali, esperienze condivise, brani di lettere, testimonianze, l’autrice offre un prezioso strumento di conoscenza per quanti sentono parlare per la prima volta di questa straordinaria e complessa figura femminile.

I proventi per diritti d’autore derivanti dalla vendita di questo volume saranno devoluti alla costruzione della Casa Accoglienza “Madre della Misericordia”, Santuario Parrocchia B.V.M. Salus Infirmorum di Scaldaferro (VI).

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