Dietrich Bonhoeffer [Cavalleri]

Lo storico Giorgio Cavalleri ci introduce alla figura straordinaria di Bonhoeffer, teologo luterano che ha saputo opporsi alla barbarie nazista fino alle estreme conseguenze del martirio.

Nella Germania della Seconda guerra mondiale non tutti i tedeschi parteciparono alle follie dell’ideologia nazista, che provocò milioni di morti. Tra coloro che si opposero, esemplare è il caso di Dietrich Bonhoeffer. Pastore e teologo luterano, Bonhoeffer si è reso responsabile – fino alla morte – della risposta cristiana nelle tempeste della storia: “Abbiamo vissuto troppo intensamente nel pensiero... Un po’ troppo tardi abbiamo imparato che non il pensiero, ma l’assunzione della responsabilità è l’origine dell’azione. Penserete esclusivamente ciò di cui vi renderete responsabili agendo”. Bonhoeffer, proprio perché ha pensato esclusivamente ciò di cui si è reso responsabile attraverso l’azione, è vissuto solo trentanove anni.

Giorgio Cavalleri ci presenta questa straordinaria figura del secolo scorso attraverso una biografia agile, dal taglio profondamente divulgativo, pensata proprio per far conoscere al lettore l’essenziale della vita, del pensiero, della fede di Bonhoeffer. Il libro è diviso in quattro parti. Nella prima, la più ampia e prettamente biografica, viene narrata la vita di Bonhoeffer dalla nascita al martirio. La seconda parte, più storica, ripercorre l’opposizione militare al nazismo alla quale egli partecipò, mentre la terza parte s’inoltra nella profonda relazione d’amore che il giovane Bonhoeffer ha coltivato attraverso il dialogo epistolare con la sua fidanzata. Infine, Cavalleri ripercorre il cammino di fede del teologo: una fede responsabile e incarnata nella storia del suo tempo. Teologo, cristiano e martire del nazismo, Dietrich Bonhoeffer resterà sempre un esempio e un testimone straordinario.

Scrive nella prefazione il biblista Bruno Maggioni: “La riflessione in carcere – che può costringere alla solitudine, al silenzio e anche alla paura – convince Bonhoeffer che il modo corretto e vero di vivere è l’essere per gli altri. In un mondo senza Dio la sofferenza diventa il luogo paradossale della presenza di Dio e la debolezza di chi si consegna per amore, l’unica forma di dare testimonianza. Mettersi tutto dalla parte dell’altro,  passare dalla preoccupazione verso se stessi alla dedizione per gli altri, è il cammino di conversione che fa acquisire un nuova identità, quella dell’uomo completo. Dietrich Bonhoeffer ha saputo guardare i grandi eventi della storia universale dal basso, dalla prospettiva degli esclusi, dei maltrattati, degli impotenti, degli oppressi e dei derisi, in una sola parola dei sofferenti”.

Note sull’autore
Giorgio Cavalleri, scrittore e storico, vive a Como, dove è nato nel 1940. Ha collaborato a varie riviste fra le quali Storia illustrata e Jesus e a numerosi quotidiani. È autore di una cinquantina di volumi sulla storia del Novecento e sulla Resistenza italiana. Nel 2012 il comune di Como lo ha premiato con l’Abbondino d’Oro. Con le Paoline ha pubblicato la biografia Padre Leopoldo (2009).

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