Ho scelto l'amore [Scopelliti]

La vita di suor Nunziella Scopelliti e la spiritualità dell’Istituto “Suore del Bell’Amore”, da lei fondato 25 anni fa.

“Davanti alle sfide che mi si presentavano, ho preso coscienza che portavo in me una grazia che non era solo una risposta per la vita religiosa, ma anche per la vita ecclesiale e sociale. Ho capito che la vocazione all’Amore, che sentivo in me, era un balsamo dello Spirito Santo per l’umanità alla ricerca di una vera liberazione”. Così si esprime suor Nunziella Scopelliti ricordando il periodo in cui ha intuito, per la prima volta, che si stavano creando le premesse per la nascita di una nuova famiglia religiosa.

Nel 1971, dopo aver conseguito la laurea in filosofia, Nunziella aveva lasciato Messina, sua città natale, per arrivare a Roma e abbracciare la vita religiosa nell’Istituto delle Suore della Santa Famiglia di Bordeaux. All’interno dell’Istituto si dedica soprattutto alla formazione delle giovani e all’insegnamento. Ottenuto il diploma in Teologia spirituale al Teresianum, tra il 1992 e il 1994 si trova in Canada, dove studia scienze delle comunicazioni sociali (Ottawa) e psicologia (Montréal). È in questo periodo che matura l’idea di lasciare l’istituto religioso di origine per seguire quella personale vocazione all’amore, percepita fin dalla giovinezza, che la condurrà a fondare l’Istituto delle Suore del Bell’Amore (1994). Oggi sr Nunziella vive a Palermo, nella Casa Madre, in qualità di superiora generale dell’Istituto da lei fondato.

Rispetto a quello della Santa Famiglia di Bordeaux, il carisma del Bell’Amore presenta una novità che si articola in tre punti fondamentali: una visione di Dio e della Chiesa più spiccatamente comunionale, un legame particolarmente profondo con la Vergine Maria, una concezione della corporeità vista in Dio, alla luce del mistero dell’incarnazione.

Attraverso le parole di suor Nunziella, intervistata dalla giornalista pubblicista Katia Mammana (direttrice responsabile della rivista Il Cenacolo), queste pagine ripercorrono la vita della fondatrice della famiglia del Bell’Amore: dagli anni dell’adolescenza e della giovinezza, in cui Nunziella non ha esitato a fuggire di casa pur di realizzare la propria vocazione religiosa, a quelli del “periodo canadese”, dedicati soprattutto agli studi, fino a quelli del travaglio interiore che hanno portato alla nuova fondazione. A conclusione, la lettera con la quale il cardinale Pappalardo, nel dicembre del 1994, dopo aver eretto l’Istituto in congregazione diocesana, si rallegra «di gran cuore» con le Suore del Bell’Amore «per quanto è così mirabilmente accaduto».

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