Pubblicato per la prima volta in italiano il “classico” di Anscar Vonier. Introduzione, traduzione e note di Paolo Maria Gionta.
I cristiani costituiscono un popolo, anzi il “popolo di Dio”: a riportarlo all’attenzione dopo secoli di oblio fu
anzitutto l’abate benedettino Anscar Vonier (1875-1938) con il libro pubblicato ora in italiano per la prima volta. Questa realtà è confermata dalle Scritture e si dispiega lungo tutta la storia della salvezza: al padre di tutti i credenti, Abramo, Dio promise di renderlo capostipite di un immenso popolo e al termine della storia, quando appariranno un cielo nuovo e una terra nuova, verrà consumata quell’alleanza, sigillata col sangue dell’Agnello, grazie a cui gli esseri umani redenti saranno irrevocabilmente il popolo di Dio e sua perenne dimora. Nelle sue pagine l’autore mette in luce le caratteristiche di questo popolo, dalla sua fondamentale unità all’inesauribile ricchezza di carismi, dalla chiamata a inserirsi nelle mutevoli circostanze legate allo scorrere del tempo all’indistruttibile fiducia nella continua assistenza da parte del Signore, dalla constatazione del peso del peccato alla speranza di ottenerne il perdono.
Da qualsiasi punto prospettico Vonier osservi la vita e l’agire storico della Chiesa, il suo sguardo immancabilmente si posa sui segni della misteriosa ma reale presenza di Dio, quali i sacramenti, che consentono di raccogliere i frutti del mistero pasquale, e l’opera dello Spirito Santo, fonte e garante dell’unità tra i credenti.
Come gli altri volumi della collana “Letture cristiane del secondo millennio”, anche quest’ultimo è arricchito da un’ampia introduzione e corredato da note, che permettono di chiarire e sviluppare i passi più importanti. Un complesso apparato di indici (scritturistico, onomastico e analitico) aiutano poi a cogliere gli aspetti specifici del testo, mentre la bibliografia, selezionata e aggiornata, suggerisce, con vari livelli di approfondimento, il proseguimento dello studio.
Note sul curatore
Paolo Maria Gionta, nato a Genova nel 1966, è monaco benedettino. Dopo aver conseguito il dottorato in teologia con una tesi sulle virtù teologali nel pensiero di dom Columba Marmion, ha insegnato
Teologia spirituale presso la Pontificia Università della Santa Croce e Spiritualità monastica nel Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo (Roma). Attualmente è professore di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Genova e priore conventuale dell’abbazia dei Santi Pietro e Andrea di Novalesa (Torino). Per questa collana ha curato Columba Marmion, Questa è la mia via. Antologia dalle Lettere (2014).