Le radici dell'anima [Nardi]

Un ritratto originale di don Primo Mazzolari: uno dei più autorevoli profeti della letteratura religiosa italiana del Novecento.

Don Primo Mazzolari è stato uno dei principali protagonisti del cattolicesimo italiano del Novecento. Un sacerdote che ha alzato la voce senza alcun timore di pagare di persona per aver evidenziato errori, manchevolezze e ingiustizie. La sua predilezione per i poveri lo aveva condotto ad abbracciare la carità e a privilegiare la solidarietà e la fraternità, virtù e valori che, ai suoi tempi, si incrociavano con le esigenze di una pacificazione nazionale per procedere a una comune ricostruzione del Paese con il senso della dignità, della moralità e del perdono. I suoi scritti costituiscono una sorgente di riferimento spirituale; le sue omelie sventolano la bandiera della rivoluzione cristiana. Il suo messaggio rimane di grande attualità, una via per esercitare in ogni stato di vita il cristianesimo come esperienza che “perfeziona il credente nell’umiltà e nell’umanità, fino a farlo diventare servo fedele di Dio, lontano dal mercimonio di convenienze profane e testimone, con mani e cuore puro, della fecondità della vita cristiana”.

Ma per quasi trent’anni, don Primo è stato anche il parroco della chiesa di San Pietro in Bozzolo (Mantova), un paese di campagna di circa quattromila abitanti, di cui più della metà contadini, ai quali non sembrava vero di avere un sacerdote di così elevata dimensione religiosa e umana. Tra questi Onorato Nardi, che ora riporta nel suo libro Le radici dell’anima, le memorie di quello che il suo parroco gli ha detto, confidato, raccontato, manifestato e raccomandato negli ultimi dieci anni di vita; nonché tutto quello che ha esposto nelle chiese, nelle piazze, negli oratori, nelle scuole, nelle sale comunali. Un insieme di ricordi, per riportare alla memoria della collettività ciò che i sei decenni di storia trascorsi dalla morte di don Mazzolari possono aver fatto sfumare. Così da dare una diversa configurazione dell’esperienza spirituale di don Primo, rispetto a quanto descritto da altri, e aggiungere cose nuove che tramandino l’eredità di uno dei più autorevoli profeti della letteratura religiosa italiana del Novecento.

Leggiamo nella prefazione di don Flavio Debertol: “Dalle numerose citazioni del pensiero di don Primo
offerte nel libro si può non soltanto comprendere lo spessore culturale e la dimensione interiore del suo vecchio parroco, ma anche capire quanto all’Autore prema stimolare il lettore a ricavare dalla vita e dall’insegnamento di don Primo Mazzolari quella forza necessaria per impegnarsi nell’oggi della storia, per rinnovare il tessuto sociale e la vita dei credenti. Il dottor Nardi avverte come una missione la stesura di questo libro: è consapevole della attuale crisi della nostra società, della sua innegabile scarsità di valori e della sua ricerca di un senso da dare alla vita. Per questo propone a ogni uomo di oggi, senza badare alla sua appartenenza religiosa, la figura di questo testimone amante della Verità edel Bene, uniche garanzie per il futuro del mondo”.


Note aggiuntive sull’Autore
Onorato Nardi, nato a Bozzolo e residente a Bolzano, figlio di una famiglia contadina, ha sempre studiato da solo la sera, al termine della giornata lavorativa, conseguendo il diploma di ragioniere presso l’Istituto Cesare Battisti di Bolzano; la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Padova; la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Trento; il titolo di Dottore commercialista dal Ministero della Pubblica Istruzione con esami sostenuti presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Verona; il titolo di revisore contabile dal Ministero di Grazia e Giustizia, sezione dottori commercialisti. Ha svolto per molti anni la libera professione di dottore commercialista.

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