Martiri per amore [Genisio]

Sullo sfondo della drammatica vicenda di una delle prime rappresaglie naziste nell'Italia del dopo armistizio, il sacrificio di due preti, testimoni non solo di una pagina drammatica della nostra storia ma anche, paradossalmente, di speranza.

In una fase cruciale della seconda guerra mondiale, quella immediatamente successiva all'armistizio dell'8 settembre 1943, Boves, cittadina a pochi chilometri da Cuneo, è teatro della prima rappresaglia nazista in Italia.
Due soldati tedeschi vengono fatti prigionieri dai partigiani. Il maggiore Peiper, capo delle SS, coinvolge il parroco, don Giuseppe Bernardi, e l'imprenditore Antonio Vassallo, in una trattativa per ottenerne la liberazione.
La mediazione va a buon fine, ma i tedeschi mettono in atto comunque una rappresaglia: il paese viene incendiato, don Bernardi e Vassallo sono trucidati e il viceparroco don Mario Ghibaudo ucciso a colpi di mitragliatrice mentre aiuta i compaesani a fuggire.

Un episodio feroce, che avrebbe potuto generare odio. Invece oggi Boves è sede di una «Scuola di Pace», la prima sorta in Italia, per trasformare la tragedia del 19 settembre 1943 in forza che redime.

Nel 2014 a suggellare questo impegno, alcuni esponenti della comunità parrocchiale di Boves, hanno incontrato dei rappresentanti della comunità di Schondorf, il paese della Baviera dove è sepolto Peiper, il boia impunito morto misteriosamente in Francia negli anni '70 dove era riparato dopo essere sfuggito alla giustizia, «per costruire ponti di amicizia e solidarietà proprio là dove la storia sembrava aver ravvisato fratture insuperabili».

Scrive don Bruno Mondino, l'attuale parroco di Boves, nella postfazione:
"Raccontare la vita di due preti don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, morti più di settant'anni fa, è il compito che si è assunta con questo libro. È una storia coinvolgente, resa bene dall'autrice. Una domanda, tuttavia, può emergere: ha ancora significato per noi questo raccontare? Che contributo esso può dare oggi? Questa domanda è ben presente nel testo che abbiamo letto e l'autrice fa emergere dalla storia stessa tanti elementi per la risposta".
Nel 2013 è iniziato il processo di beatificazione per don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo.aviera dove è sepolto Peiper, «per costruire ponti di amicizia e solidarietà proprio là dove la storia sembrava aver ravvisato fratture insuperabili».

Chiara Genisio,
torinese, giornalista, è direttore dell’Agenzia Giornali Diocesani del Piemonte. Collabora con il quotidiano Avvenire e  con Vita Pastorale. Con Paoline ha pubblicato Un prete ribelle. La storia di padre Carmelo Di Giovanni (2004)

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