Madre Cànopi offre un commento alla Regola di Benedetto a partire dalla figura di Maria, prima e ancor più del monaco perfetta discepola del Verbo, capace di vivere magnificando il Signore.
La Regola di san Benedetto è universalmente riconosciuta come un testo, piccolo ma prezioso, che aiuta non solo i monaci, ma tutti i cristiani a vivere evangelicamente la vita quotidiana. Essa, infatti, educa ad avere sulle persone e sulla realtà uno sguardo attento, consapevole, capace di cogliere ovunque la presenza di Dio. Su questo testo si sofferma Madre Anna Maria Cànopi, abbadessa dell’Abbazia Mater Ecclesiæ (da lei fondata nel 1973 sull’Isola San Giulio – Novara), una delle più importanti e interessanti voci femminili della spiritualità cristiana.
Quello offerto da madre Cànopi è un commento alla Regola estremamente originale, perché la rilegge in chiave cristocentrica e mariana. Pur non apparendo mai il nome di Maria nella Regola, infatti, la madre di Gesù appare chiaramente, prima e ancor più del monaco, come la perfetta discepola del Verbo che in lei si è incarnato e ci insegna a vivere magnificando il Signore che sempre opera meraviglie con la nostra povertà.
Nato dalle conferenze spirituali tenute alla comunità monastica, il testo della Cànopi ripercorre la Regola di san Benedetto capitolo per capitolo, con il cuore proteso alle realtà ultime e con uno sguardo attento alla vita quotidiana, dove l’ascolto, l’obbedienza, il silenzio, la preghiera, l’umiltà, il servizio fraterno, il lavoro, l’ospitalità trovano il terreno adatto per diventare vita nuova, vita evangelica, vita di padri e madri nello spirito. Proprio a partire dal primato di Dio e dalla concretezza nella dedizione d’amore, il monaco – il battezzato – si va sempre più conformando a Cristo e diventa, come Maria, luogo in cui la parola di Dio oggi ancora si incarna. Ne scaturisce una spiritualità della comunione, dove l’io egoistico si apre lentamente al tu e al noi, e tutti percorrono insieme, sostenendosi a vicenda, il pellegrinaggio terreno.
Note aggiuntive sull’autrice
Madre Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’Abbazia « Mater Ecclesiæ », da lei fondata nel 1973 sull’Isola San Giulio (NO). Durante il pontificato di Giovanni Paolo II, nel 1993, le è stato chiesto di stendere il testo per la Via Crucis al Colosseo; inoltre, sotto le direttive dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, ha collaborato alla revisione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Dal silenzio del chiostro svolge un fecondo ministero spirituale, sia con il quotidiano servizio di lectio divina, sia mediante le sue numerose pubblicazioni che attingono alle fonti della Sacra Scrittura, della Liturgia, dei Padri della Chiesa e del monachesimo. Proprio per questo i suoi scritti hanno ampio respiro ecclesiale ed esistenziale.
Tra i molti testi pubblicati con le Paoline, ricordiamo in particolare Maria, donna della bellezza interiore, Lo sguardo di Gesù e Un angelo anche per te.