Nulla è più dolce dell'amore [De Donatis]

Mons. Angelo De Donatis, vescovo ausiliare di Roma (nel 2014 ha predicato gli esercizi spirituali a papa Francesco), propone 20 riflessioni per un percorso di meditazione sulla misericordia alla luce della Bibbia.

Monsignor Angelo De Donatis è nato a Casarano (LE) il 04 gennaio 1954; appartenente al clero romano, eletto vescovo alla Chiesa titolare di Mottola e nominato ausiliare di Roma il 14 settembre 2015; ordinato vescovo il 9 novembre 2015 da Papa Francesco, è incaricato del Servizio diocesano per la formazione permanente del clero. Molto apprezzato per il ministero svolto in alcune parrocchie della capitale come coadiutore e parroco, nella Quaresima del 2014 ha predicato gli esercizi spirituali a papa Francesco e alla Curia Romana.
Il volume propone venti riflessioni (pubblicate da dicembre 2015 a maggio 2016 su Romasette, inserto di Avvenire dedicato alla diocesi di Roma), per un percorso di meditazione sulla misericordia alla luce della Bibbia, secondo una varietà di declinazioni: compassione, fedeltà, spazio/tempo, riposo, festa, preghiera, carità, memoria, sacramenti, correzione, vocazione, unità, debolezza, gioia… Le meditazioni rivelano lo stile pastorale dell’Autore, caratterizzato dalla vicinanza alla gente e da un’intensa e profonda vita spirituale, e suggeriscono vie concrete non soltanto per comprendere la misericordia divina ma anche per praticarla, a misura di figli di Dio.

Il titolo del volume riprende le parole scelte da monsignor Angelo De Donatis per il proprio motto episcopale, tratte dal De officiis ministrorum di sant’Ambrogio: “Sia tra di voi la pace, che supera ogni sentimento. Amatevi gli uni gli altri. Nulla è più dolce dell’amore, nulla più gradevole della pace”. E anche il soggetto della copertina richiama un simbolo presente nel suo stemma, la melagrana, che evoca un valore da porre a fondamento della Chiesa come altro nome dell’amore: l’unità.

Così definisce il suo libro nell’introduzione Monsignor Angelo: “Un libricino agile e comodo, da portare dietro come promemoria sulla misericordia, una specie di post-it per ricordarsi la grande fortuna di essere quello che siamo per grazia di Dio e alimentare la voglia di vivere, meditare e tramandare questa bellezza e questa gioia. È quindi un promemoria, che ci aiuta a non dimenticare quello che sentiamo, vediamo, impariamo, viviamo e preghiamo, perché dalla misericordia non ci si stanchi mai di ripartire”.

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