In vista della canonizzazione di Paolo VI, il direttore di Rai Vaticano Massimo Enrico Milone traccia il fil rouge che lega i due storici viaggi in Terra Santa di papa Montini a papa Francesco.
1964. Paolo VI decolla da Roma per la Terra Santa. Torna dove tutto ha avuto inizio duemila anni fa, facendo entrare il pontificato nella modernità. Da allora cambia la comunicazione dei Papi. Mille giornalisti al seguito del Pontefice. Di quel viaggio scrissero, fra gli altri, Eugenio Montale, Dino Buzzati, Giorgio Bocca, Camilla Cederna. La Rai mobilitò centinaia di persone e l’Aereonautica militare italiana per i servizi in differita TV. Il reportage del viaggio sugli schermi fu di Ermanno Olmi. Era il tempo della macchina da scrivere, del telex, della pellicola. Era in corso il Concilio Vaticano II. Paolo VI, scrisse, in Terra Santa, la prima pagina di quella primavera dell’ecumenismo che arriverà fino a Papa Francesco.
Da grande timoniere condurrà in porto il Concilio Vaticano II.
2014. Il volo papale porta in Terra Santa Papa Bergoglio, Francesco. Il Papa Social, guida spirituale, ma anche indiscusso leader mondiale. Il Pontefice argentino su Facebook raggiunge tre milioni di followers e un account privato Twitter supera i quaranta milioni di utenti.
E’ comunicazione globale de Pontificato.
Quel giorno a Gerusalemme. Da Paolo VI a Papa Francesco (Paoline), a firma di Massimo Enrico Milone, Responsabile di Rai Vaticano, ripropone e analizza i due storici viaggi. Con una testimonianza di Francesco Patton OFM, Custode di Terra Santa.
Il volume ci immette in un’epoca “eccezionale”, in cui eventi pensieri e sentimenti s’intrecciano in libertà. La Chiesa del Vaticano II s’indirizza alle “sorgenti della fede”. Si muove verso le nazioni e le loro periferie. Paolo VI, novello santo, vanta alcuni primati, fra cui l’essere stato il primo Papa a viaggiare su un aereo internazionale, il primo a lasciare il Vaticano per recarsi in Terra Santa e, dopo novecento anni di scisma d’Oriente, il primo a incontrare Atenagora I, patriarca di Costantinopoli. Il clima conciliare “quel pellegrinaggio” aprì in modo irreversibile la Chiesa al dialogo ecumenico e interreligioso.
Sui suoi passi, cinquant’anni dopo, Papa Francesco, che a Gerusalemme abbraccerà Bartolomeo I, va verso tutte le periferie umane del mondo. Con i suoi piedi nel Vangelo dirige mente e cuore a imbattersi in Gesù Cristo, facendone conoscere il volto più veritiero, che è Amore, Perdono e Misericordia.
Massimo Enrico Milone, dirige Rai Vaticano, la Struttura per la Santa Sede dell’Amministratore delegato RAI. E’ fra l’altro Autore del programma “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, in onda su Raiuno. Napoletano, laureato in giurisprudenza, è stato capo della redazione Rai per la Campania dal 2003 al 2013. Dal 2002 al 2008 è stato Presidente nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana. Per otre trent’anni ha scritto per il quotidiano cattolico Avvenire.
Fra gli ultimi libri pubblicati: Pronto sono Francesco! (2014); Lettera a Francesco (2015); The American Pope (2016); A Sud per l’Italia (2017).
Due volte insignito del Premio Capri San Michele, è stato Premio Dorso per il Giornalismo e Premio San Gennaio – Città di Napoli.
Il volume di Massimo Enrico Milone, tra l’altro sarà presentato a Napoli, sede del Commissariato per la Terra Santa, l’8 ottobre (ore 17,30), presso l’Arciconfraternita dei Pellegrini con il Cardinale Crescenzio Sepe e il Commissario per la Terra Santa Fra Galdi, e a Roma, il 10 ottobre (ore 17,30), nell’ambito di un Forum su Paolo VI, all’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede, con la testimonianza del Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.