Ti penso positivo [Armiento]

Lo psicologo e psicoterapeuta Mimmo Armiento presenta una prospettiva psicologica secondo cui la felicità prospera grazie al nostro agire morale, solo se questo ha alla base l’accogliere Dio e la sua Benedizione.

Mimmo Armiento, psicologo e psicoterapeuta, vive e lavora a Manfredonia (FG). Attivo anche come formatore e conferenziere, si occupa di Psicologia positiva con un’impostazione personalistico-nuziale. Tra le sue pubblicazioni: Lascerai tuo padre e tua madre (2006) e Si può ancora dire Dio? (2014).
Con la moglie Cinzia ha fondato l’associazione “Ingannevole come l’amore”, che offre weekend esperienziali ed eventi formativi per giovani e per coppie di sposi.

In questo saggio l’autore propone una psicologia fondata teologicamente, che si rifà al recente orientamento della Psicologia Positiva. Sganciandosi dal paradigma positivista che aveva consegnato lo studio dell’uomo a ideologie relativiste o riduzioniste, essa presenta una prospettiva in cui la felicità non può prescindere dalla vita morale, dalla realizzazione di sé nella propria mission di vita, da una relazione intersoggettiva buona e da un rapporto spirituale con Dio vissuto in modo non fondamentalista.

Scrive l’Autore: “Oggi la Psicologia positiva ha riconosciuto anche con strumenti di ricerca empirica che la gente è felice quando agisce moralmente: quando perdona, quando fa qualcosa di buono per gli altri, quando è benedicente, quando sviluppa le proprie virtù morali, quando ringrazia, quando medita, quando si coinvolge in qualcosa totalmente, quando riconosce un significato alla propria vita, quando sviluppa i propri valori intrinseci, quando investe in contatto umano, quando ha compassione, quando si sente « chiamata » in un lavoro come in una mission… Ma senza Dio casca tutto. Se è un bene per me amare, essere coraggioso, fare il mio dovere, insomma agire moralmente, perché lo è? Avere una donna con l’inganno o un diploma falso, perché è meno vantaggioso per me? Fregarmene degli altri e usarli, perché è meno vantaggioso che amarli? Si può accettare questa tesi (che cioè fare il bene mi faccia stare bene) solo se si accetta che un Bene mi preceda e che rispettandolo si stia bene. E questo è Dio, come Intenzione che si esprime nella Forma con cui siamo fatti. E la mia coscienza morale, che è consapevolezza di me a partire da questa Intenzione, mi autorizza a sentirmi bene, facendo il bene”.

L’invito di Armiento è di non chiudersi nella prigione del proprio io ma, accogliendo la Benedizione divina, liberarsi da ogni giudizio di condanna interiorizzato e sprigionare le potenzialità di bene, facendo fiorire la propria vita.

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