Don Marco D’Agostino propone al lettore una “pausa-caffè” speciale: pagine che nascono dalla sua vita di prete, mettendo al centro la questione dell’autenticità, lì dove il Vangelo non è un rivestimento.
Marco D’Agostino, cremonese, è prete dal 1995. Nei primi anni del suo ministero ha lavorato in oratorio e nella pastorale vocazionale. Insegna Scienze bibliche agli Studi Teologici Riuniti di Lodi e Lettere al Liceo Vida di Cremona. Affianca nel discernimento vocazionale i giovani che si orientano al seminario diocesano. Nei suoi saggi si è occupato di educazione, vita presbiterale e accompagnamento spirituale.
Ora torna in libreria con un libro dal titolo molto originale: “Un caffè con tanti baci”. Il caffè, secondo l’autore, è metafora della vita. Può piacere o no, può essere amaro, dolce, con o senza correzione. Le pagine del libro presentano, con uno stile fresco e accattivante, alcuni coffee break del tutto particolari: il sorriso di un bambino, la forza di un adolescente malato, la freschezza di un giovane entusiasta, il profumo di una casa accogliente. Pagine che nascono dalla vita di un prete, ma che non vogliono fermarsi a lui. Parlano del suo modo di amare e di lasciarsi incontrare dalle persone, ma vanno anche oltre. Pongono, semplicemente, la questione dell’autenticità, dell’essere se stessi nel quotidiano, lì dove il Vangelo non è un rivestimento.
Scrive l’Autore: “Le storie vere che incontriamo − anche quelle più sofferte, che non vorremmo sentire o che ci fanno male, pur nel dolore di chi le subisce − sono inviti pressanti a camminare nell’autenticità. Non c’è bisogno di alcuna facciata! Tutti abbiamo bisogno degli altri e soprattutto, se siamo credenti, di quel Dio che non smette di farsi vedere nei volti dei fratelli, anche quelli più piccoli. Se viviamo nella libertà autentica, non scappando continuamente come i topi dal gatto, saremo persone semplici. Profumate di Vangelo. Al loro posto. Senza grandi attese né su noi né sugli altri. Consapevoli del bisogno di aiuto. Disponibili a percorrere tratti di strada insieme a chi è ferito e bastonato. Spesso i baci servono. Sono le carezze di Dio che attivano cuore e mente e ci fanno sentire amati”.
Pagine di vita brevi, intense, da gustare proprio come un caffè.