Giorgio Bertella, fondatore dell'editrice Marna, propone un originale esperimento narrativo: il Cantico dei cantici, attraverso l'inserimento di brani di prosa e di un prologo originali, si trasforma in un vero e proprio racconto organico.
"Dopo aver letto la poetica traduzione dell'amico Renato Turra e aver analizzato attentamente i vari passaggi per capirne la differente personalità, ho pensato che, integrando con brevi commenti i vari episodi, l'intera vicenda poteva essere letta e gustata in tutta la sua originalità e profondità. Il racconto che vien fuori da questa ricostruzione è indubbiamente un inno all'amore umano, senza tabù e senza veli, così come lo ha voluto YHWH quando, dopo averli creati, ha messo Adamo ed Eva in quello straordinario giardino di delizie che era il paradiso terrestre". Così Giorgio Bertella c'introduce al suo libro "Un Cantico nuovo". Intercalando i versi del celebre poema biblico con suoi brani che fanno da "collante", l'autore riesce a dare organicità al testo, creando una trama che, seppur fantasiosa, rimane fedele all'idea dell'antico autore e alle consuetudini dell'epoca. La storia, suddivisa in otto capitoli, e corredata di altrettanti disegni al tratto di Anna Barracchia.
Nei brani dell'antico poeta e nella ricostruzione di Bertella i due personaggi principali, l'uomo e la donna, vengono descritti rispettando il modo diverso e complementare di vivere i propri sentimenti e la propria sessualità, senza porre limiti al loro linguaggio che, pur essendo allusivo, ha la capacità straordinaria di rimanere concreto. Come scrive nella prefazione don Renzo Bonetti (già Direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei e Consultore Pontificio per la Famiglia dal 2003 al 2009, nonché promotore del Master biennale per coppie che vogliono approfondire la teologia e la pastorale della famiglia, delle Settimane estive di formazione e delle Settimane Nazionali di studi sulla spiritualità coniugale e familiare), "Non c'è nulla di proibito né di sconveniente nel rapporto di coppia, quando viene vissuto con generosità reciproca e secondo quella purezza primordiale rievocata da Gesù: Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne?. Così non sono più due, ma una sola carne (Mt 19,4-6)". Nel Cantico, e ancor più nella rielaborazione romanzata di Bertella, si evidenzia che quel divenire "una sola carne" è un cammino che richiede pazienza e disponibilità all'incontro profondo con l'altro.
La fatica che oggi la realtà rimanda nel decidersi per un progetto condiviso d'amore e nel «per sempre» di questa scelta ci dice che l'arte di amare è uno stile da scegliere e da perseguire con perseveranza, sempre meno scontata. L'amore è estasi e tormento. Ma sono proprio questi sentimenti che, insieme, servono a consolidare la conoscenza reciproca, ad annullare pian piano gli egoismi e a purificare l'amore coniugale fino a renderlo sacramento, cioè cosa sacra a Dio, come era nell'Eden prima del peccato originale.
È questo il messaggio che il libro di Bertella mette bene il luce, diventando un ottimo strumento di riflessione per chi si prepara al matrimonio, per chi, già sposato, vuole renderlo più appagante, ma anche per sacerdoti e coppie coinvolti nei corsi prematrimoniali. O, semplicemente, per chi voglia rileggere il Cantico in una versione originale e affascinante. Il libro era uscito in una prima rielaborazione, nel 2000, per le edizioni dell'Istituto San Gaetano nel 2000, con il titolo Il Cantico dei cantici. Nella presente edizione, è stata maggiormente articolata la vicenda e sono state meglio evidenziate le caratteristiche del rapporto di coppia, specie quelle più problematiche.