Le mie preghiere in LIS

La fede è un incontro, un evento di comunicazione, di condivisione e comunione. Perché sia possibile per tutti ha bisogno di piccoli strumenti, anche linguistici, che aiutino ad abbattere qualsiasi ostacolo. Per questo alcune preghiere della tradizione cristiana sono state tradotte e riofferte in LIS (la Lingua Italiana dei Segni).

La fede è come un raggio di sole: raggiunge tutti e da tutti può essere desiderata, accolta e comunicata. Perché questo accada, però, senza nessun tipo di condizionamento o blocco, è necessario avere strumenti adeguati, anche linguistici, affinché la comunicazione con Dio diventi un evento capace di cambiare la vita di tutti: piccoli e grandi.

È proprio questo desiderio, coltivato da sempre per carisma, che come Paoline abbiamo aderito alla proposta del Pio Istituto dei Sordi di Milano: costruire una collana che fornisse alle persone sorde degli strumenti, dei sussidi per crescere e maturare nella fede, come ogni cristiano.
Così è nata la nostra nuova collana: La mia fede in LIS, di cui Le mie preghiere di ogni giorno in LIS è il primo volume.

La sfida portata avanti da tanti organismi, non ultimo l'Ufficio Catechistico Nazionale, nella persona di Sr Veronica Amata Donatello sfalc, responsabile del settore per la catechesi delle persone disabili, e dei suoi collaboratori, sentiamo essere anche la nostra sfida: abbattere ogni barriera che ostacoli l'incontro con Dio e alla comunione fraterna nella Chiesa. Ogni persona, in qualsiasi condizione, deve potersi sentire Chiesa, deve poter essere parte viva del Corpo vivo di Cristo, deve poter scegliere di pregare con gli altri, fratelli e sorelle in umanità.

La mia fede in LIS, in particolare, con i volumi che comporranno la collana, punta a tradurre nella Lingua Italiana dei Segni tutto ciò che rappresenta il cuore della nostra fede cristiana: le preghiere, la vita di Gesù, le pagine fondamentali della Sacra Scrittura. Uno l'obiettivo: offrire a bambini e adulti, catechisti, nonni e genitori, strumenti per vivere e condividere la fede, ogni giorno, a casa, in parrocchia, durante l'incontro di catechesi... in ogni momento.

Il primo volume, Le mie preghiere di ogni giorno in LIS, mette a disposizione sette preghiere: Padre nostro, Ave Maria, Gloria, Angelo di Dio, Quando sbaglio, Benedizione del pasto, Eterno riposo. È una riedizione di una precedente opera, voluta ed elaborata, proprio dal Pio Istituto dei Sordi, curata da Marisa Bonomi e illustrata da Cristina Pietta.

Alla fine dell'articolo trovate un video, realizzato grazie alla collaborazione preziosa di Luca Lamano, Leonarda Basile, Franco Albiero, Carmelina di Bella, Massimo Paletta, Rosario di Chiara, Elisabetta Valla, che hanno segnato ogni preghiera.

Esprimere la fede con i gesti

A tutto ciò fa da sfondo una forte consapevolezza, più volte fatta emergere dallo stesso papa Francesco in Amoris laetitia: spesso quando la disabilità irrompe nella vita di una famiglia «genera una sfida, profonda e inattesa, e sconvolge gli equilibri, i desideri, le aspettative». Proprio la preghiera allora potrebbe diventare un momento privilegiato in cui accogliere gli eventi e crescere nello spirito di accoglienza dell'amore di Dio e della vita.

Al numero 47 di Amoris Laetitia, il Papa ribadisce: «Meritano grande ammirazione le famiglie che accettano con amore la difficile prova di un figlio disabile. Esse danno alla Chiesa e alla società una testimonianza preziosa di fedeltà al dono della vita. La famiglia potrà scoprire, insieme alla comunità cristiana, nuovi gesti e linguaggi, forme di comprensione e di identità, nel cammino di accoglienza e cura del mistero della fragilità. Le persone con disabilità costituiscono per la famiglia un dono e un'opportunità per crescere nell'amore, nel reciproco aiuto e nell'unità. [...] La famiglia che accetta con lo sguardo della fede la presenza di persone con disabilità potrà riconoscere e garantire la qualità e il valore di ogni vita, con i suoi bisogni, i suoi diritti e le sue opportunità. Essa solleciterà servizi e cure, e promuoverà compagnia ed affetto, in ogni fase della vita».

Ed è per contribuire e sostenere questo cammino, e per aiutare tutti a pregare insieme, famiglie e comunità ecclesiali, anche attraverso la Lingua Italiana del Segni, che offriamo accanto alla versione cartacea delle preghiere quella digitale. 


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