Accogliere!

Aspettando il Natale - IV di Avvento

Mancano ormai pochissimi giorni al Natale, tutto dovrebbe ormai essere pronto: la casa, le cose, i regali, il presepe… ma soprattutto il cuore.

Le settimane che ci hanno preparato a questo momento sono state segnate da vari passaggi interiori. L’attesa è stata arricchita e caratterizzata da due atteggiamenti particolari: aprirsi e gioire. Aprirsi all’opera di Dio, per quanto incontenibile e imprevedibile, e gioire ringraziando per tutti i doni ricevuti, piccoli e grandi, scontati o straordinari.
Ora ci attende un ultimo passo, forse il più banale, eppure quello decisivo: accogliere!

La celebrazione del Natale, quel Bambinello che adageremo nei nostri presepi, o in parrocchia, ci riporta all’evento che ha cambiato la storia, al Dio che si è fatto carne. E certo noi ci siamo più che abituati, ma quell’evento ha rivoluzionato ogni cosa, ha cambiato radicalmente il senso del credere e del vivere.
Non c’è più un dio da onorare bruciando incenso, doni, o animali, o figli, a un altare.
Non c’è un dio da imbonire con le azioni.
Non c’è più nessuno dall’altra parte del cielo a divertirsi con noi, povere creature.
Quel Bambinello ogni anno ricorda al nostro cuore quanto sia stato rivoluzionario Dio, quanto abbia messo noi al centro della storia, quanto grande sia l’amore con cui lui ci ama.
Ogni anno quel presepe ci dice che la nostra fragilità, la nostra umanità è diventata casa di Dio: lui l’ha scelta, l’ha prediletta fino al punto di assumerla e farla propria.

Ma quel che accade non dipende solo da Dio, per quanto il suo dono ci preceda e sia fonte di ogni cosa.
La vita è germogliata nel grembo di Maria e di Elisabetta perché entrambe si sono aperte all’incontenibile vitalità della Grazia: hanno accolto l’imprevisto, il non calcolato, il non gestibile. Giovanni e Gesù sono il frutto benedetto del loro sì e dell’apertura accogliente di due donne, generati dalla Grazia e della natura che si sono fuse straordinariamente. E questo evento inaudito può accadere ancora nel cuore di chi non si stanca di accogliere Dio e il suo instancabile venire a noi.

Primo passo: accogliere

Ecco, allora, accogliere è il passo da vivere.
È quell’atteggiamento che Maria ed Elisabetta hanno vissuto quando la storia, i progetti, la realtà delle cose si è completamente capovolta davanti ai loro occhi.
Accogliere è ciò consente ancora oggi a Dio di farsi carne nella nostra vita, di entrare e vivere in noi e nelle nostre scelte.
Accogliere è un verbo che in sé porta una carica attiva e passiva al contempo. Accogliere è far spazio, è scegliere verso chi aprirsi, è decidere a chi dare fiducia. Ma è anche lasciarsi fare, lasciarsi andare, consentire a qualcuno di occupare uno spazio in noi. È questo il cammino di fare in questi giorni ormai prossimi al Natale.

paoline aspettando il natale iv di avvento tassielli 1Dio si fa carne, l’Onnipotente si fa fragilità: questo l’evento.
Dio vuole nascere in noi, l’Onnipotente vuole entrare nella nostra fragilità, in quegli spazi più oscuri, in quelle pieghe più aggrovigliate: questa la proposta.

Accogliamolo: questo il cammino!

Coinvolgiamo i più piccoli!

Aiutiamo i più piccoli della nostra famiglia o delle nostre comunità parrocchiali a vivere questi ultimi passi. L’uso quotidiano della preghiera Vieni, Signore, potrebbe essere qualcosa da fare insieme.
Siamo anche nella fase finale della novena e certamente trovare dei momenti di preghiera da vivere insieme è importante. Con il calendario di Avvento i bambini hanno fatto una serie di gesti anche verso gli altri, ma questi giorni saranno caratterizzati dall’invocazione continua e dalla preghiera. Affiancateli e aiutateli a dare contenuto alla loro preghiera, ascoltate i loro pensieri, le loro riflessioni. Spesso nella preghiera esprimono molti desideri o preoccupazioni.
Il calendario di Avvento Aspettando il Natale, li accompagnerà anche in quest’ultima parte del cammino.

Preghiera

Vieni, Signore

Vieni, Signore Gesù, la nostra casa ti aspetta,
le nostre comunità ti aspettano,
il nostro cuore ti aspetta.
Tu sei la nostra pace, vieni!
Tu sei l’amore che vince ogni divisione, vieni!
Tu sei la pace che scioglie ogni conflitto, vieni!

Vieni in noi, vieni nella nostra casa,
nelle nostre famiglie, vieni e rendici nuovi,
vieni e con la tua tenerezza trasforma
e rendi belle le nostre relazioni.

Qui è tutto pronto, Signore Gesù,
noi ti aspettiamo con gioia, vieni!


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