"Fiorisci in pieno inverno" è un libro che nasce nel buio per insegnare a fiorire proprio quando la vita sembra più dura. Don Francesco Fiorillo, custode della Fraternità Monastero San Magno di Fondi, ci sorprende con un’opera intensa e originale che unisce parola poetica e verità scomoda, cura dell’anima e coraggio umano.
Come boccioli apparentemente fragili ma coraggiosi, che sfidano le intemperie ed anche l’asfalto duro ed ostile. Così vi farà sentire Fiorisci in pieno inverno, nato nel cuore della Fraternità Monastero San Magno, a Fondi, dalla penna, ma soprattutto dall’anima, del suo custode, don Francesco Fiorillo, che torna a pubblicare con Paoline dopo la struggente esperienza di Funamboli.
Con un’emozionante prefazione di Paolo Ruffini (Il Baby Sitter, Din Don Down, Il badante) autore e attore vicino alla Fraternità, Fiorisci in pieno inverno raccoglie, tra l’altro, 365 semi da scoprire notte dopo notte. Proprio così non al mattino, ma di notte, quando il buio e le paure rendono tangibile l’inverno della nostra vita, quel tempo duro che stiamo attraversando. È proprio allora che possiamo trovare, grazie a quest’opera, le parole che attecchiranno dentro di noi per fiorire ancora, sempre. E nonostante tutto.
Questo libro è molto diverso dalle precedenti opere di Fiorillo, ma anche da ciò che si trova in libreria quando si parla di cura dell’anima. Tra le sue pagine due parti distinte ma essenziali l’una all’altra.
Nella prima, l'autore suggerisce riflessioni ed intenzioni concrete sintetizzate dai titoli dei capitoli e sviluppate sempre con il rassicurante ma energico stile che contraddistingue ogni suo intervento. Un modo semplice, schietto, umano e diretto di parlare a te e solo a te, attraverso un libro che andrà, invece, a tutti. Un tono di voce accogliente ma tagliente. Che sa dirti la verità. Specie quando è scomoda.
L’autore utilizza da sempre una prosa poetica emotiva ed originale dove molti dei termini che conosciamo non sono ciò che sembrano, anche le parole, come le vite di chi vuole fiorire, sono stravolte, rivoluzionate, perché solo da uno smottamento forte ed impietoso delle zolle aride ed intirizzite dai venti freddi, può prodursi quella terra feconda che sa dare fiori e frutti ormai insperati.
Una zolla, una vita.
Che va presa per le spalle, scossa e concimata usando proprio quel letame che odiamo. Fiorillo dà uno scossone al linguaggio consueto, così come alle nostre comodità, abitudini, alle nostre confortevoli zone di elezione, per spingerci a compiere quel salto nel vuoto necessario alla vera rinascita, alla vera ri-uscita, alla nuova fioritura. Quel salto per cui ci è chiesto di osare.
E quando ci sembra di andare avanti claudicanti, spezzati nella vita e dalla vita, se ci lasceremo strattonare da questo nuovo vocabolario dell’anima, troveremo dentro di noi sguardi pieni di vastità, un io esteso, feritoie sanguinanti attraverso cui far passare luce nuova.
In questo percorso verso la fioritura, incontreremo questa volta anche un autore più intimo, che si lascia scoprire nelle sue fragilità, nella verità della sua carne, nudo di fronte alla vita. Ed è proprio la profonda umanità, sua e del suo parlare, che dà ad ognuno la sensazione di non essere solo nell’affrontare la fatica del nuovo giorno nuovo, ogni giorno.
Nella seconda parte del libro, ecco una raccolta di pensieri, uno per ogni notte dell’anno. Come scrive anche Ruffini don Francesco «non ci lascia soli» a vedercela col freddo e le intemperie, ma accompagna ogni alba che ci stupisce, con pensieri acuti, sorprendenti, accoglienti e scomodi. Pensieri dei quali davvero non si potrà fare a meno, quasi che qualcuno venisse ogni giorno a bussare alla nostra porta, per darci di che nutrire l’anima per quelle 24 ore.
Un dono al giorno, che non è solo un pensiero, ma insieme una poesia, un canto, una preghiera, un balsamo per le nostre ferite. Un libro da usare e riusare, sfogliare, appuntare, scarabocchiare, condividere, come la vera gioia.
Annamaria Aprà
Volontaria Fraternità Monastero San Magno