I paesaggi naturali, la vegetazione, l'alternarsi delle stagioni sono la prima forma di ricchezza che suscita la meraviglia negli esseri umani, il primo specchio dell'attività del Creatore.
Per molti la natura è un forziere che racchiude tesori in sovrabbondanza. Attraversando un bel paesaggio, non si stancano mai di guardare. Si fermano continuamente ad ammirare i fiori, la filigrana dell'erba o una farfalla che si riposa su un fiore. Hanno imparato a stupirsi. Stupirmi significa fermarmi dinanzi ai miracoli della natura, che vedo ovunque. Vedo nelle spighe il miracolo che portino chicchi. Vedo nell'albero il miracolo che dia frutti.
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Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-5.9-10)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Quando passeggio in primavera, sento la nuova vita che sboccia non solo nella natura ma in me stesso. Sperimento in me il mistero della risurrezione, sento che anche in me la vita è più forte della morte, la vitalità fuga ogni torpore e l'amore trionfa sulla morte.
Perché, a ben guardare, la vitalità che incontro nella natura è amore.
Molti mi raccontano di come si sentano amati nella natura, di come avvertano l'amore che fluisce verso di loro dai fiori e dagli alberi. In fin dei conti, quello che sperimentano è l'amore di Dio, l'amore del Creatore.
Se guardi con gli occhi dei poeti
la natura che ti circonda,
proverai la loro stessa meraviglia.
Guarda dalla finestra di casa tua.
Spero che non si apra sui palazzi,
ma offra al tuo sguardo un bel panorama.
Forse dalla tua finestra vedi un albero,
che ti racconta per l'intero arco dell'anno
come tutto viene e va: la fioritura,
la pienezza della vita,
l'autunno e l'inverno.
Tutto rappresenta te.
Anche in te fiorisce
sempre nuova vita.
Talvolta ti senti nel pieno
delle forze e della vitalità.
Ma devi sempre
essere anche capace di lasciar andare
qualche cosa, come le foglie cadono dall'albero.
brani tratti da: Anselm Grün, L'oro interiore. Alla ricerca della gioia e di altri tesori, Paoline
Signore aiutami a contemplare
la tua potenza e la tua bellezza
nelle opere della natura
che mi circonda, mi abbraccia
mi nutre.
Tutta la creazione
è una scuola di vita
da cui posso apprendere meraviglie
giorno dopo giorno,
per raggiungere,
passo dopo passo,
il destino che mi attende.
Progetto a cura di www.paoline.it
Redazione e scelta testi: Bruna Fregni
Voci: Romano Cappelletto, Silvia Mattolini, Bruna Fregni
Musica: Artisti vari, Adorazione, in Beatitudini, Paoline Audiovisivi
Realizzazione: Eleonora La Rocca