Il leone

Simboli biblici

Il leone, in tutte le culture, è simbolo di forza invincibile, potenza e maestosità che affascina e terrorizza. Il suo incedere elegante e sicuro lo fa ritenere il re degli animali.

La Bibbia lo descrive in termini regali e lo considera simbolo di vita e morte, potere e terrore. Il 'più forte degli animali' dal portamento maestoso (Pr 28,1; 30,29-30) è predatore di greggi e di bestiame (1Sam 17,34). La sua ferocia fa temere la vita dell'uomo (1Re 13,24-25; 20,36).

Per il versante simbolico, Dio, come un leone, scatena la sua collera verso la persona superba (Sir 27,28) e la collera dei re è come un ruggito di leoni (Pr 20,2). I re di Assiria e di Babilonia che minacciano Israele, sono come un leone feroce e, dinanzi ad essi, Israele è come una pecorella smarrita Ger 50,17). Il leone è pure simbolo dei re infedeli d'Israele che, come cuccioli di leone, divorano il popolo di Dio (Ez 19,3-7).

I salmi rappresentano il dolore umano, le persecuzioni e l'esperienza della morte come un sentirsi nella bocca del leone, stritolati dai suoi denti acuminati (cfr. Sal 7,3; 22,14.22; 35,16.17.21; 25,19; Gb 30,12; 35,9). 'Essere gettato in pasto ai leoni' indica la situazione estrema di morte che sembra inghiottire chi ne fa esperienza. Essa è evidente nel libro del profeta Daniele, il quale, salvato dai leoni, esclama: «Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male» (Dn 6,23). I leoni che dovevano sbranare Daniele sbranano i suoi accusatori (v. 25).

L'apostolo Paolo narra che Dio lo ha liberato dalla bocca del leone, vale a dire, da una situazione di angoscia o di morte reale (2 Tim 4,17). Ricorda il pericolo di morte vissuto ad Efeso con queste parole: «Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe?» (1 Cor 15,32). Si ritiene che le belve non siano i leoni, quanto la feroce violenza dei suoi persecutori. Nella prima lettera di Pietro, il leone è simbolo del male che, come leone ruggente, si aggira in cerca della preda (cfr. 1Pt 5,8).

Per le tribù di Efraim e di Giuda, Dio, come il leone, è o il nemico potente che distrugge o l'alleato che salva (Os 5,14-15). La parola che Dio rivolge al chiamato è come il ruggito del leone che fa tremare (Am 3,4-8). Il profeta Amos, raggiunto da questa voce, è obbligato a profetizzare divenendo voce potente che, simile a quella del leone, suscita timore e provoca la conversione.

In quanto simbolo positivo di sovranità, il leone indica la regalità della tribù di Giuda (Gen 49,9) e del popolo di Israele, che Dio rende forte (Nm 23,24; Ez 19,1-9), dei re della stirpe di Davide dai quali discende Gesù, definito 'il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide' (cfr. Ap 5,5). I due leoni scolpiti sul trono di Salomone (1 Re 10, 18-21) si riferiscono a questo simbolo di potenza positiva.

Da sapere

Il leone invincibile è vinto da uomini, dotati dalla forza di Dio: Sansone che ne spacca le fauci (Gdc 14,5-6); Davide che difende le pecore dai leoni (1Sam 17,34ss), Benaia ricordato come uomo valoroso che distrusse anche un leone (2Sam 23,20).

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