L’arca dell’alleanza

Simboli biblici

L'arca dell'alleanza tanto importante nell'Antico Testamento era una cassa di legno di acacia, sulla quale era posto il 'propiziatorio' (Kapporet): un coperchio costituito da una placca d'oro con due cherubini uno di fronte all'altro e posti alle sue estremità.

L'arca conteneva le' tavole della testimonianza' o 'della legge' che Dio aveva dato a Mosè (Es 25,16; 40,20; 2Cr 5,10). Perciò essa è anche luogo della presenza particolare di Dio in mezzo al popolo. Certamente non contiene Dio, ma simbolicamente è come lo sgabello dove egli poggia i piedi (cfr. 1Cr 28,2 e Sal 132,7).

Nel segno dell'arca sono collegati i due cardini centrali della fede d'Israele: la parola di Dio e la sua presenza. Dio si rende presente nella Parola che ha donato al popolo, il quale, a sua volta, ascoltandola vive in comunione personale con Dio. Il libro dei Numeri narra che l'arca assicurava che Dio, in mezzo al popolo, lo guidava verso la terra promessa. L'arca, infatti, precedeva gli israeliti nel loro cammino, scandendone le tappe. Al grido d'invocazione degli israeliti l'arca si alzava o si fermava (Num 10,33-36) Quando il popolo si fu stabilito nella terra promessa, l'arca, dopo varie vicende belliche durante le quali fu sottratta al popolo d'Israele (cfr. Sam 4, 5-6), fu posta da Davide in una tenda costruita appositamente. Alla sua morte il figlio Salomone la pone nel Tempio, nel luogo più sacro, detto il Santo dei Santi.

Nella lettura del Nuovo Testamento l'arca dell'alleanza indica la vergine Maria, che nel suo seno porta Gesù. L'evangelista Luca ci mostra che Maria, in cammino verso le montagne della Giudea, per andare da Elisabetta, è la nuova arca dell'alleanza che contiene la presenza del Signore in lei. Il viaggio di Maria richiama quello che l'arca compì quando Davide la trasportò a Gerusalemme e dinanzi alla morte della persona che l'aveva toccata il re esclamò: "Come potrà venire da me l'arca del Signore"? (2 Sam6,9). Elisabetta quando Maria entra nella sua casa, come il re Davide, esclama: "A che debbo che la madre del mio Signore venga a me"? Lc 1,43). Maria rimase circa tre mesi in casa di Zaccaria ed Elisabetta. Anche nel racconto di Davide l'arca prima di entrare in Gerusalemme rimase, come in una tappa provvisoria, tre mesi in casa di Obed – Edom di Gat (2Sam 6,10-11).

Il cammino finale dell'arca dell'alleanza era diretto nel Tempio di Gerusalemme, luogo della presenza di Dio, ma anche il cammino nella fede di Maria termina in questa città, dove sulla croce, fuori della città e dal Tempio (Eb 13,12), il suo figlio Gesù, presenza del Dio vivente, Parola fatta carne, comunica la salvezza e realizza nuova alleanza. Da risorto, presente con noi fino alla fine del mondo, conduce l'umanità in un esodo che conduce alla terra promessa della comunione definitiva con Dio.

Da sapere

  • L'arca dell'alleanza, secondo i riferimenti biblici, fu nascosta da Geremia (2Mac2,4-8) all'interno dal monte Sinai per sottrarla alla distruzione. Storicamente sappiamo che con la distruzione di Gerusalemme e del Tempio da parte dei Babilonesi (inizi del VI sec. a.C.), dell'arca non vi è più traccia. La sorte dell'arca, perciò, rimane ancora tutta da scoprire.
  • La lastra dorata che copriva l'arca (kapporet) e che il Sommo sacerdote una volta l'anno nel giorno dell'espiazione (Yom Kippur) ungeva con il sangue dell'animale offerto a Dio, per l'apostolo Paolo è il corpo di Cristo in croce, unto di sangue (Rom 3,25).

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