Nei testi profetici, la pesca indica l'invasione dei popoli pagani che avrebbero catturato il popolo disobbediente per infliggergli la giusta punizione: «Ecco, io invierò numerosi pescatori a pescarli - oracolo del Signore» (cfr. Ger 16,16). La pesca rappresenta Dio che, come guerriero vincitore, «tratta gli uomini come pesci del mare... e li prende tutti all'amo... li raccoglie nella rete e contento ne gode» (cfr. Ab 1,14-15); indica pure l'azione punitiva di Dio verso il popolo infedele, resa visibile nel gesto simbolico del profeta: «Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio: lo condurrò nella terra dei Caldei, a Babilonia, ma non la vedrà e là morirà» (Ez 12,13). La pesca nella visione del profeta Ezechiele è anche simbolo della vita che scaturirà dal nuovo Tempio, dal cui ingresso zampillerà un'acqua che diverrà fiume con acque abbondanti dove vivono una quantità immensa di pesci per nutrire il popolo (Ez 47,10).

Al tempo di Gesù la pesca era una delle attività del popolo ebraico soprattutto in Galilea. I vangeli riferiscono della presenza di barche, impiegate per pescare con le reti, sul Mar di Galilea o lago di Tiberiade (Mt 4, 18-22; Mc 1,16; Lc 5,2; Gv 21,2-6). In questa cornice Gesù chiama i suoi primi quattro seguaci - Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni - che vede mentre «gettavano la rete in mare, perché erano pescatori» e forse avevano una piccola impresa ittica, familiare. I quattro discepoli che Gesù chiama a seguirlo sanno che il lavoro della pesca è faticoso: a volte bisognava remare controvento: «si affannavano a remare perché il vento era loro contrario» (Mc 6,48); non sempre era abbondante e a volte non produceva nulla: «Tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla» (Lc 5,5; cfr. Gv 21,3). Gesù chiama i primi quattro fratelli usando il simbolo della pesca: «Seguitemi e io farò di voi dei pescatori di uomini» (Mc 1,17), ma conferendogli un nuovo significato. Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni che, vivendo la realtà della pesca, sapevano che essa ai pesci procura la morte, potevano intendere le parole di Gesù alla luce delle parole di Geremia 16,16 che usa il simbolo della pesca quando parla della distruzione dei nemici. Gesù, invece, connota la pesca a simbolo di vita e salvezza. In Lc 5,10 il verbo che Gesù usa è composto dalle parole (vivo) e (prendere) che significa "catturare vivi". Il pescatore trascina a terra i pesci pescati vivi facendoli morire; gli apostoli e Pietro, in particolare, gettando le reti catturano uomini vivi perché restino vivi. La pesca avviene nel mare che è simbolo di male, gli apostoli da questo luogo di morte cattureranno uomini vivi, di qualsiasi razza e cultura, per dare loro la vita in pienezza. Gesù allude alla missione degli apostoli. Essa richiede fatica e impegno ma, compiuta nel suo nome, porta abbondanti frutti di vita (cfr. Lc 5,6-9).