La pioggia

Simboli biblici

La pioggia nella terra d'Israele, che non possiede fiumi come il Nilo per il vicino Egitto, è necessaria alla vita. Nella Bibbia è simbolo della potenza Dio che, con la pioggia che disseta la terra e la rende feconda, dona la sua benedizione.

La terra biblica è irrigata dal cielo: «La terra che andate a prendere in possesso è una terra di monti e di valli, beve l'acqua della pioggia che viene dal cielo» (Dt 11,11; cfr. Gen 7,11; 2 Re 7,2.19). Con la pioggia, Dio benedice (cfr. Dt 28, 12; cfr. Ez 34,26). È un dono di Dio (Ger 5,24), il bene che Dio dona al suo popolo (cfr. Os 6,8).
Il profeta Elia la ritiene il dono che Dio concede quando egli vuole (cfr. 1 Re 17,1). I Salmi lodano Dio per la pioggia che rende feconda la terra e dona consistenza al popolo: «Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato (Sal 68,10). Egli quando dona la pioggia visita la terra e la disseta e il suo passaggio dona esultanza (cfr. Sal 65, 10 -14).

La pioggia è simbolo della parola di Dio che fa germogliare la vita. Come la pioggia che scende dal cielo è dono che irriga ovunque la terra, così è la Parola che Dio invia sulla terra (cfr. Is 55,10-11).
Le divinità di Canaan, primo tra tutti Baal, cui si attribuiva la pioggia che dava fecondità, erano una continua tentazione alla fedeltà a Dio. Il testo biblico avverte che questi idoli anziché portare la pioggia, creano siccità: «Fra gli idoli vani delle nazioni c'è qualcuno che può far piovere? Forse che i cieli da sé mandano rovesci? Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio? In te noi speriamo, perché tu hai fatto tutto questo» (Ger 14,22). La maledizione a causa del peccato porta la mancanza di pioggia e la siccità è la punizione per i peccatori (Is 5,13; 19,5-7). Di qui l'avvertimento a non cadere nell'infedeltà perché «si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe il cielo, non vi sarebbe più pioggia» (cfr. Dt 11,16-17). Il profeta Elia che sfida sul monte Carmelo i profeti di Baal ottiene da Dio la pioggia dopo che ha liberato il popolo dall'idolatria (cfr.1 Re 18).

Davide piange la morte di Saul come una disgrazia, paragonabile alla mancanza di pioggia (cfr. 2 Sam 1,21). Il re Salomone, nella dedicazione del Tempio, ricorda che la mancanza di pioggia sarà una punizione divina e la pioggia nella siccità si può ottenere solo con la preghiera e il pentimento, invocato nel Tempio (cfr. 2 Re 8,34-35).

Nel Vangelo di Matteo, la pioggia è un bene così necessario che Dio Padre la concede a tutti anche ai peccatori: «Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Mt 5,45). La pioggia verifica le fondamenta della casa/vita. Se essa è fondata sulla roccia che è la parola di Dio, resiste alle piogge torrenziali se invece è fondata sulla sabbia viene travolta (cfr. Mt 7,21-27).

 

Da sapere

  • Dio si serve della pioggia non solo per punire il peccato come nel diluvio (Gen 6,9-9,17) ma anche per difendere il suo popolo dai nemici: con l'uragano fa vincere Giosuè (Gs 10,11) e con la pioggia copiosa sulle truppe nemiche raccolte ai piedi del Tabor, concede la vittoria all'esercito di Debora (Gdc 5,4).

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