L'elmo

Simboli biblici

L’elmo, insieme allo scudo, alla corazza e alla spada, fa parte delle armi di difesa di cui Dio riveste i suoi fedeli. Mentre lo scudo protegge il cuore e la corazza il corpo, l’elmo protegge la testa, da cui provengono i pensieri. Nella Bibbia il richiamo all’elmo non è frequente ma la sua valenza simbolica è importante.

Nel significato normale di arma di difesa ricorre nella storia di Davide quando deve affrontare il gigante Golia che è rivestito di un elmo di bronzo e di una pesante corazza. Davide viene rivestito delle stesse protezioni ma anziché essergli di aiuto gli impediscono di camminare perché queste armi, dello stesso tipo di quelle di Golia, stavano ad indicare che la vittoria doveva provenire da esse e non da Dio (1 Sam 17,38-29).
L’elmo è collegato alla salvezza e alla speranza o alla speranza della salvezza. L’oracolo del profeta Isaia afferma: «Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza» (Is 59,17). Dio è pronto a salvare perché i suoi pensieri sono benevoli e a favore del popolo.

Nel Nuovo Testamento, l’apostolo Paolo usa le metafore delle armi come simboli della protezione di cui Dio riveste il cristiano: «Indossate l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo e spegnere le frecce infuocate del Maligno» (cfr. Ef 6,11-17). Agli efesini raccomanda di «Prendere anche l’elmo della salvezza» (cfr. Ef 6,17a). Il verbo greco significa pure «accettare l'elmo della salvezza» cioè l'azione salvifica di Dio, in Gesù morto e risorto, come unica e sicura protezione. Il riferimento all’elmo, come simbolo di speranza, è presente nella prima lettera ai Tessalonicesi: «Noi invece, che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, avendo come elmo la speranza della salvezza» (cfr. 1Ts 5,8). L’elmo è simbolo della salvezza che Gesù ha già realizzato e nello stesso tempo è simbolo di speranza perché questa salvezza deve incarnarsi completamente nella storia che cammina verso il suo compimento finale. L’elmo posto sul capo, la parte più delicata ed essenziale del corpo, lo assicura che la salvezza già gli appartiene e lo riempie di speranza, la quale rende la sua fede attiva e ne verifica la solidità. La speranza cristiana, infatti, non è l’attesa di qualcosa che forse accadrà ma la certezza profonda che la salvezza già compiuta continua a compiersi incessantemente. Colmo di speranza, il cristiano non si perde d’animo e non si rassegna ma, nutrendo pensieri positivi e animato dalla pazienza che vede lontano, «sta saldo», cioè, in piedi, pronto ad agire a favore della vita, certo che nulla e nessuno potrà strapparlo dall’amore di Dio in Cristo Gesù (cfr. Rom 8,31-39).

Da sapere

L’elmo, la corazza, lo scudo, la spada, sono simboli dell’«armatura potente» di cui Dio dota il cristiano. Fuori metafora, si può dedurre che l’elmo sul capo richiami la speranza; la corazza sul corpo la fede; lo scudo sul cuore la carità. Fede, speranza e carità sono poi alimentate dalla spada a doppio taglio che è la parola di Dio (Sal 149,6; Eb 4,12).

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