Marco

Libri biblici

Marco è il primo evangelista che scrive ciò che riguarda Gesù. Chiama la sua opera 'Vangelo', che in 'greco', la lingua nella quale scrive, significa "buona notizia". Essa riguarda Gesù Cristo, in particolare, la sua morte e la resurrezione.

Non si conosce molto sull'origine di questo Vangelo e sull'autore che lo ha scritto, come avviene per la gran parte dei libri biblici, i cui autori sono anonimi. Riguardo alla persona di Marco, il Nuovo Testamento, ricorda alcune persone con questo nome e in stretto contatto con Pietro e Paolo. Gli Atti degli Apostoli, ad esempio, ricordano un certo 'Giovanni Marco', che sarebbe figlio di una signora di Gerusalemme, che nella sua casa ospitava i cristiani (Atti 12,12.25). Sempre gli 'Atti degli Apostoli' ricordano che Marco era cugino di Barnaba. Con Barnaba e Paolo, Marco intraprese il primo viaggio missionario. Ad un certo punto della spedizione ritornò a Gerusalemme (Atti 13,13). Giovanni Marco e Marco sono la stessa persona. Nelle lettere di Paolo è citato altre tre volte: nel biglietto a Filemone (Fm 23-24); nella lettera ai Colossesi (4,10) nella seconda lettera a Timoteo (2 Tim 4,11). Il nome di Marco compare infine anche nella lettera di Pietro, scritta da Roma verso gli anni 65 d.C. dove risulta uno stretto collaboratore dell'apostolo Pietro (1Pt 5,13).

Marco, forse, ha potuto conoscere Gesù se fosse, veramente, come sembra, quel giovanetto che scappò nudo al momento dell'arresto di Gesù (Mc 14,52-55). Verso gli anni 60 si trova a Roma e da qui scrive il primo Vangelo che riporta il suo nome e secondo la sua interpretazione dei fatti che riguardano Gesù.

Un antico autore cristiano, Papia (secondo secolo dopo Cristo) afferma che Marco era stato interprete di san Pietro, dal quale apprese le cose dette e compiute dal Signore, mettendole per iscritto, con accuratezza. Anche se queste notizia non è certa, resta significativo, infatti, che in questo Vangelo Pietro è ricordato circa venti volte.

Il Vangelo secondo Marco è diretto, soprattutto, al catecumeno, che ha bisogno di sapere chi è Gesù, chi sta per seguire, come si segue, dove conduce la sua sequela, per non farsi illusioni. Marco vuole, perciò, suscitare il desiderio di seguire Gesù fino alla croce e di riconoscerlo è il Figlio di Dio (Mc 1,1). Marco non intende trasmettere una biografia di Gesù, benché riporti elementi biografici. Il racconto di Marco copre una minima parte dell'arco della vita di Gesù. La sua narrazione comincia quando Gesù è intorno ai trenta anni. La vita pubblica dura tre anni.

L'opera si presenta divisa in due parti. La prima (1,14-8,30) che presenta i tanti miracoli e guarigioni termina con la professione di Pietro che proclama Gesù il Figlio del Dio vivente. La seconda parte (8,31-16,8) presenta tre predizioni della passione e morte: 8,31-33; 9,31-31; 10,33-34, e narra l'ultima parte del vita di Gesù fino alla sua morte e risurrezione.

Da sapere

  • Nel Vangelo secondo Marco, Gesù è definito 'Figlio di Dio'. Questo tema, che percorre tutto il Vangelo, si ritrova a conferma del battesimo (1,11)e della trasfigurazione, dove è il Padre che lo definisce con questa qualifica. Costituisce la confessione di Pietro (8,6) e del centurione pagano (15,39). Gesù stesso al Sommo sacerdote che gli domanda:«Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto? » risponde: «Io lo sono».
  • Il Vangelo secondo Marco comincia così: «Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio». Questo versetto è titolo e sintesi del vangelo e significa: «Origine della buona notizia che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».
  • La struttura del Vangelo di Marco e la sua geografia costituiscono la base per i Vangeli di Matteo e di Luca.

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