Cambiamenti a km 0

Abbiamo bisogno di nuovi stili di vita!

È ora di cambiare. E tocca a noi! Questo è il grido di inizio del libro di Adriano Sella "Cambiamenti a Km 0" che vuole scuotere le nostre coscienze per dare un futuro migliore a tutte le creature di questo nostro pianeta. Non è utopia perché il testo invita a rileggere il nostro quotidiano per cogliere le tante opportunità che ci vengono offerte ogni giorno per mettere in atto la trasformazione.

Qualcuno lo dice da un po' di tempo, ma per molti rimane un appello inascoltato: dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere se vogliamo tramandare alle generazioni future un mondo abitabile. Lo sappiamo, il Covid ci ha costretto a cambiare molte delle nostre abitudini per obbligo e per necessità. Sicuramente non lo avremmo voluto, purtroppo ha creato dolore e morti che non possiamo dimenticare e e si è diffuso in tutto il mondo mondo. Una cosa ce l'ha insegnata: stravolgere consuetudini, per il bene di tutti, SI PUÒ! Certo è fatica e dobbiamo essere consapevoli della necessità, ma si può. E se decidessimo di scegliere pratiche nuove per la nostra vita e per quella dell'intero ecosistema prima che divenga un'imposizione?

Cambiamento possibile?

È da qui che parte Adriano Sella e credo si possano individuare due linee che si intrecciano nel testo: da una parte la necessità di accogliere la sfida educativa dell'enciclica Laudato Sii di papa Francesco per sviluppare formazione, pensieri, etica, cultura e sentire, in grado di proporre un'ecologia integrale che promuova il bene di tutto e di tutti sul livello personale, comunitario e istituzionale; dall'altra parte suggerimenti concreti, idee quotidiane, esempi reali di azioni da attuare con costanza per creare in noi nuove modalità di approccio a ciò che ci circonda.

Mi sembra molto interessante che, ripercorrendo una giornata tipo, il libro tratti diversi grandi temi ecologici dando utili e basilari informazioni ma anche proponendo gesti che nessuno può dire non lo riguardino. Con molta libertà, e soprattutto grande semplificazione, tenterò di riproporre uno schema giornaliero della nostra routine che può vederci protagonisti di conversione.

Giornata "sostenibile"

- Ore 7.00: Sveglia. Appena alzati ci laviamo. Quanta acqua, bene primario, utilizziamo e quanta ne sprechiamo? Per esempio potremmo pensare di usare quella non potabile per servizi vari.
- Ore 7.30:Caffè. Fondamentale per noi italiani, quale beviamo? Ci siamo informati se la multinazionale della marca che compriamo non sfrutta i lavoratori? Per questo come per altri beni dobbiamo informarci, valorizzare prodotti il più possibile equo e solidali, boicottare realtà che favoriscono lo sfruttamento, ma anche adoperare merci con meno imballaggi, soprattutto di plastica, acquistando in quei negozi in cui la merce si può comprare sfusa. Possiamo favorire il più possibile una dieta sana e naturale che faccia bene a noi e ai produttori.
- Ore 8.30: al lavoro. Per l'ecologia integrale sono fondamentali i rapporti umani e prima di tutto la capacità di salutare chi incontriamo. Inoltre in questo contesto ci accompagnano spesso i mezzi di comunicazione: come li viviamo? Siamo capaci di silenzio? Possiamo sempre optare per le fonti delle nostre informazioni su giornali, online e in tv. Esiste anche un cellulare equo e solidale che non sottopaga i lavoratori delle fabbriche di coltan nel Congo. Dobbiamo poi ricordarci che si lavora per vivere e non viceversa, perché la felicità è più importante.
- Ore 16.00:shopping. Anche per muoverci possiamo pensare modi alternativi alla macchina: esistono i mezzi pubblici ma ricordiamoci che, nel limite del possibile, anche i piedi sono un ottimo mezzo di locomozione e possiamo così fare un po' di ginnastica. Non mancano le biciclette e varie modalità di sharing messe a disposizione dalle città.
Quando facciamo acquisti ricordiamo che la pubblicità indirizza il nostro modo di spendere: dobbiamo avere il coraggio di scegliere, di adottare come criterio la sobrietà e di adottare il "voto nel portafoglio".
Capitolo importante a parte è quello, ben trattato, della finanza etica: possiamo depositare i nostri risparmi nella banca etica che non finanzia i fabbricanti di armi ma salvaguarda progetti di sviluppo.
- Ore 17.00:volontariato. Qualunque tipo di servizio sia, è importante che siamo consapevoli che il bene pubblico è più del bene privato e che tutti, in particolare i poveri, qualunque sia il tipo di aiuto che offriamo, hanno bisogno di sentirsi riconosciuta la dignità. Inoltre anche l'impegno politico serio è necessario.
- Ore 20.30:buttare i rifiuti. Possiamo fare attenzione a ridurre il più possibile lo scarto e fare con attenzione la raccolta differenziata.

Questi sono solo alcuni dei possibili atteggiamenti perché: «È questo il tempo per credere nel cambiamento possibile. Crederci è il segreto per tirare fuori tutte le energie umane che lo rendono fattibile... È questo il tempo per mettere le mani in pasta. Il cambiamento nel quotidiano diventa possibile se ci impegniamo a trasformare ogni scelta, spesso indifferente o addirittura dannosa, in buona pratica capace di dipingere il quotidiano con un volto nuovo».
A testimonianza che CAMBIARE SI PUÒ, alla fine del testo Andrea D'Ascanio e Chiara Martini ci raccontano, con la famiglia, la loro giornata "sostenibile".

E ora, tocca a ciascuno di noi!


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Cambiamenti km 0, Paoline

Cambiamenti km 0
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