Uno spettacolo per i giovani, scritto da Michele Casella, con otto canzoni che s'intrecciano ai messaggi di Giovanni Paolo II, portati con dolcezza o talvolta urlati con grinta, non come semplici parole, ma motivazioni, esortazioni, rimproveri. Un invito per tutti a cercare una nuova strada e realizzare pienamente la propria vita.
Beatrice, Michal, Anna, Lele, Francesco, Daniela, Claudia, Andrea. Otto giovani come tanti, riuniti attorno a una torta piena di candeline per festeggiare il compleanno di Beatrice.
Otto giovani concentrati sulle loro vite: maternità da affrontare, carriere da costruire, pregiudizi da allontanare, vocazioni da seguire, sicurezze da trovare, fragilità da superare.
Otto vite che convivono con la paura di sbagliare in un contesto sociale che non riesce a dare loro certezze e possibilità.
Poi l'incontro. Per caso. Durante una Giornata Mondiale della Gioventù con il "nonno" vestito di bianco il cui nome sembra una password: GPII.
«Che cosa siete venuti a cercare? Chi siete venuti a cercare?» chiede. E i giovani cercano la risposta dentro sé stessi, ma insieme a Lui. E così GPII diventa per loro una password speciale che, superato lo scetticismo iniziale, decidono di inserire nei computer della loro vita.
I messaggi di Giovanni Paolo II, portati con dolcezza o talvolta urlati con grinta, non sono semplici parole, ma motivazioni, esortazioni, rimproveri.
Un tifo da stadio che invita i giovani a entrare in area e fare goal, che esorta le "sentinelle" a guardare oltre, con slogan speciali: "Dàmose da fà"... "Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro"... "Spalancate le porte"... "L'amore non si può insegnare ma è la cosa più importante da imparare"!
E i giovani, incitati, cominciano a giocare seriamente diventando i campioni della loro vita, diventando "sentinelle del mattino".
Si ritroveranno, in seguito, in piazza San Pietro per la morte del Papa e poi per la sua beatificazione. Sì! Ci sono. Perché lì si scrive la storia. La loro e quella di tutti. Ci sono e senza più paura.
O meglio, la paura di sbagliare c'è sempre. Ma non li ferma!
Perché sono ormai consapevoli che... «E se mi sbaglio... mi corrigerete»!
Titolo: E se mi sbaglio?
Autori: Michele Casella (copione e testi delle canzoni), Emiliano Branda (musiche)
Genere: Commedia musicale
Atti: Due
Destinatari: Giovani
Personaggi/attori: Il copione prevede otto personaggi (quattro maschili e quattro femminili)
CANZONI: 1. Ouverture - E se mi sbaglio - 2. Spalancate le porte - 3. Dàmose da fa - 4. Cercatori di verità - 5. Inseguiremo l'amore - 6. Sentinella del mattino - 7. Ci hai cercato - 8. Questa nuova strada
Trama: Un gruppo di ex compagni di liceo si ritrovano insieme davanti a una torta di compleanno. Sono giovani concentrati sulle loro vite: maternità non programmata da affrontare, carriere da costruire, pregiudizi da allontanare, vocazioni da seguire, sicurezze da trovare, fragilità da superare. E tutti convivono con la paura di sbagliare, in un contesto sociale che non riesce a dare loro certezze e possibilità. Poi un incontro casuale e determinante con una figura il cui nome sembra una password: GPII. Ed è un incontro che cambierà per sempre le loro vite.
Tematiche: I messaggi di Giovanni Paolo II.
Per l'allestimento: L'ambientazione è unica. Lo spettacolo si svolge in una tavernetta, con una porta d'entrata in cima a una scala, una finestra che affaccia sul giardino e due porte: una che apre sul giardino, l'altra che conduce in una stanza attigua. Al centro della stanza un divano con un tavolino. Inizialmente la tavernetta è addobbata con festoni e palloncini, presentando un tipico ambiente di festa di compleanno.
L'abbigliamento è quello contemporaneo e tutto l'occorrente è reperibile da un normale guardaroba.
Le canzoni sono vicine ai gusti musicali di tendenza e non presentano particolari difficoltà esecutive. Per una sufficiente resa degli attori-cantanti e per l'ascolto del pubblico, è consigliato l'uso di radiomicrofoni e di casse-spia dietro la scena.
Commenti: E se mi sbaglio? è una commedia agile, brillante, adatta ad attori giovani. Riesce a veicolare messaggi e contenuti in modo non retorico, presentando situazioni concrete e personaggi dalle diverse tinte, ma tutti carichi di una forte umanità. Sintetizzati in particolare nelle canzoni, i contenuti sono tratti da discorsi, omelie e benedizioni di Giovanni Paolo II durante celebrazioni, giornate della Gioventù e incontri vari.
Si tratta di una proposta teatrale da allestire e presentare in ogni momento dell'anno e ideale ovviamente in occasione di eventi legati alla memoria di papa Wojtyla.