Annunciamo la vita... in quale contesto?

Catechisti parrocchiali - Dicembre 2023

Al centro della nostra fede si colloca la scelta di Dio di farsi carne della nostra carne, di assumere in pienezza la nostra umanità per redimerla e proiettarla nella vita eterna.

Il mistero dell’Incarnazione – unito a quello pasquale – costituisce uno dei pilastri portanti del nostro Credo. «Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». Quanto è forte questa espressione: «in mezzo»! Gli evangelisti la presentano più volte nei loro racconti, collocando Gesù mischiato fra le persone, tra la folla, in occasione di guarigioni o di incontri per le polverose strade della Galilea. Per Gesù “lo stare in mezzo” è una cifra del suo agire, un paradigma che indica la sua volontà di farsi coinvolgere dalle vicende umane più ferite e difficili, laddove tutti decretano la fine e il fallimento. Lui si mette in mezzo perché è l’unico modo per recuperare ciò che era perduto e ricondurlo al Padre della vita e della misericordia. La via dell’Incarnazione è anche la via della Chiesa, Corpo che ha come Capo il Cristo. E lì dov’è il Capo non può che esserci il Corpo… (cfr. Mons. Baldo Reina, Editoriale, Catechisti parrocchiali, n. 3, 2023).

La Novena di Natale, ritmata sulle antifone maggiori, le antifone «O», ci invita allo stupore di fronte al mistero del Figlio di Dio, fattosi uomo, speranza del mondo, e ci fa implorare la sua presenza in mezzo a noi, anche nelle difficoltà, nelle sofferenze e nelle situazioni di violenza e di peccato, così da accogliere e donare la sua salvezza.
«Siamo chiamati a riprendere seriamente la sfida educativa…», afferma mons. Reina. «Nella catechesi occorre parlare della sacralità della vita, del rispetto del corpo, della delicatezza dei sentimenti, del sentirsi degni di stima perché figli e figlie di Dio, della necessità di trovare persone dalle quali farsi accompagnare nel delicato cammino di crescita».

Gli itinerari sul tema «… perché sei nato per amore!», tramite proposte variegate, evidenziano il Natale come festa della generatività, che fa crescere nella consapevolezza di essere stati generati per amore, e spinge gli adulti a custodire la vita di bambini e ragazzi, prendendosene cura con affetto e rispetto. La rubrica, Le parole della liturgia, ci introduce nel contenuto della fede che, in tali parole, è racchiuso, per celebrare insieme il Signore della vita; così anche i Vangeli delle domeniche che ci accompagnano, con gioia e con giochi, nell’Avvento, fino al Natale e alla Festa della Santa Famiglia.
Il Dossier sviluppa la dimensione dell’appartenenza, ricercata dai preadolescenti/adolescenti, per sentirsi riconosciuti, ed è collegata al loro bisogno di autonomia e di responsabilità.

«Annunciamo la Vita, la Vita che si è fatta carne, ma guardando in faccia la vita di ognuno così com’è, perché questa (e solo questa) è l’occasione che ci dà Dio per essere suoi testimoni» (Mons. Reina).

Buon Natale nello stupore e nella gioia di stare con Gesù!

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