Antidoti al primeggiare. Giovanni e Giacomo

Etica nel digitale / 5

I nostri ragazzi: impegnati, bravi, buoni, sempre presenti... si sentono forse come Giovanni e Giacomo dei privilegiati? Cercano un posto speciale nel gruppo? E se lo cercano, in che modo? Attraverso i laboratori proposti da don Marco Sanavio, proviamo a riflettere e a lavorare insieme.

Giacomo e Giovanni

E se l'appellativo «figli del tuono», con il quale Gesù ha indicato i fratelli Giacomo e Giovanni, non fosse dovuto al carattere focoso che deduciamo da alcuni episodi evangelici, ma fosse un riferimento alla voce potente di Dio descritta nell'Antico Testamento? Se fossero stati chiamati ad essere testimoni autentici nonostante i loro errori di prospettiva e le pretese fuori luogo?
In fondo sono fra i pochi presenti a momenti fondamentali della vita di Gesù. Un privilegio che probabilmente li conduce a chiedere un posto speciale nella gloria del Maestro. C'è un particolare degno di nota nella loro richiesta: i figli di Zebedeo – come le sorelle di Betania sulle quali si è già riflettuto nello scorso numero di Catechisti Parrocchiali – nel racconto di Matteo, al capitolo 20, mettono in atto «un gioco di sponda» e mandano la loro madre, Salome, a chiedere un posto privilegiato mentre gli altri apostoli sono sconcertati: perché a loro un posto speciale e non a tutti?
Gesù si oppone, ancora una volta al confronto che rende insoddisfatti, alla richiesta di privilegi, alle invidie, e rovescia tale logica con un altro confronto: il più grande potere non consiste nel farsi servire, ma nel servire. Sarà proprio la dinamica del confronto a innervare due dei tre laboratori proposti nel corso della rubrica orientando lo sguardo sul servizio come antidoto al privilegio.

 

Laboratori

1. Webquest su Santiago

Scopo: Approfondire attraverso gli schermi digitali la tradizione cristiana sull'apostolo Giacomo.
Si tratta di una tecnica (attività di ricerca) descritta nel testo Vangelo e preghiera. Laboratori digitali per la catechesi (Paoline 2018) e consiste nel far lavorare il gruppo, in modo critico e produttivo, rispetto alla miriade di contenuti che offre loro la rete.

Consegneremo un obiettivo: Indagare i motivi per i quali in Galizia esiste una chiesa dedicata a san Giacomo, l'origine del termine «Compostela» e in che cosa consiste «il cammino» che conduce tanti pellegrini al santuario.
Si suggeriscono, poi, le risorse per svolgere la ricerca in piccoli gruppi, nel corso dell'incontro di catechesi, se si hanno sufficienti dispositivi digitali, o in famiglia, magari supportati da qualcuno presente in ambiente domestico. L'artefatto digitale da produrre sarà un ipertesto che può dischiudere a racconti e a ulteriori finestre multimediali sui pellegrinaggi anche di amici e conoscenti.

I risultati dei webquest possono essere proiettati o visualizzati su monitor adeguato e analizzati dall'intero gruppo.

2. Photovoice su confronto e servizio

paoline etica digitale 5 antitodi primeggiare 01Scopo di quest'attività: Sottolineare visivamente situazioni di confronto, che creano infelicità, e presentare antidoti di servizio.

Chiediamo ai ragazzi di utilizzare i loro telefoni o fotocamere digitali (o, se non ne possiedono, di chiedere aiuto in famiglia), per presentare tramite immagini alcuni contrasti basati sul confronto. Ad esempio: divertimento contrapposto a impegno, cibo spazzatura contrapposto a cibo salutare, foto di amici e amiche che provano disagio nell'essere paragonati, preferenze. Esistono app per dispositivi mobili o programmi di fotoritocco che consentono di accostare le due immagini, relative al confronto, nello stesso file digitale.
A questi confronti si cercherà di abbinare l'immagine di «un antidoto» che alluda al servizio e all'agire gratuito. Ad esempio, al confronto sul cibo si può affiancare un'immagine di una mensa dei poveri, di una raccolta alimentare, di un giovane che aiuta un anziano a nutrirsi. Per il confronto fra amici si possono giustapporre immagini di sostegno fraterno e così via.
Raccolte le foto si passeranno in rassegna mediante videoproiezione, o scorrimento su monitor o tablet, così da far partecipare il gruppo alla descrizione, rilevando:

  1. la situazione in cui si è verificato il confronto;
  2. il motivo per cui uno dei due soggetti si ritiene svantaggiato nei confronti dell'altro, o il motivo per cui l'uno si ritiene privilegiato rispetto all'altro;
  3. i sentimenti che questa situazione suscita nei componenti del gruppo (invidia, tristezza, indignazione...);
  4. i possibili antidoti all'infelicità provocata dal confronto, raccontando fotostorie di servizio.

Le foto si possono pubblicare, poi, su un album on line, oppure stamparle per allestire una mostra e provocare i visitatori su quanto sia nocivo il confronto, e quanto possa essere contrastato con strategie di servizio.

3. Ti racconto il confronto

Obiettivo generale: Mettere in evidenza quanto la dinamica del confronto sia nociva. Si divide il gruppo in sottogruppi più piccoli e si assegnano a ciascuno due oggetti che fanno parte di un'abbinata. Ad esempio: pepe e sale, alto e basso, pieno e vuoto, bianco e nero. A partire da questi oggetti ogni team di ragazzi crea un racconto, il più ricco di fantasia e creatività possibile, con il contributo di tutti.
Il racconto deve essere scritto e, al termine, si trasformerà in un file audio (di tre minuti) da registrare e offrire al gruppo.

I racconti devono rispettare questo schema: descrizione degli oggetti abbinati (nomi di fantasia, personalità, caratteristiche...); momento centrale di crisi sul confronto (Salebianco dice a Pepenero: «Io vengo utilizzato più spesso di te»); soluzione della questione («Certo, ma io ho un sapore più forte e, comunque, in tavola ci portano sempre abbinati»).

Dopo l'ascolto dei racconti, che potranno essere diffusi tramite dispositivi mobili, ci si fermerà ad analizzare insieme quanto il confronto possa bloccare e quanto sia liberante, invece, il puntare sui propri punti di forza senza misurarsi eccessivamente con gli altri.

L'articolo di Marco Sanavio è tratto da: 

Catechisti Parrocchiali n. 6 - marzo 2019, Paoline

Catechisti parrocchiali n. 6
marzo 2019

Gesù, sulla strada del Calvario, incontra le donne e il Cireneo che lo aiuta a portare la croce. Gesto che è invito per noi a condividere la sua passione, oggi, per far rifiorire le nostre croci. Su tale strada di salvezza si sviluppano gli itinerari, i sussidi, le altre rubriche. Il Dossier dal titolo "Primeggiare o collaborare" è sui fratelli, Giovanni e Giacomo.

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