Catechesi e tecnologia

7 indicazioni per creare connessione!

Quelle che ti offriamo sono 7 indicazioni chiare ed essenziali per portare il tuo dispositivo elettronico all'incontro di catechesi. Sia esso uno smartphone o un Iphone o un tablet o un pc è possibile usarlo in modo tale da creare connessioni efficaci tra mondi tenuti a volte troppo lontani: la tecnologia e la catechesi.

Chi ha avuto a che fare con i nuovi orizzonti della didattica è probabile che abbia sentito nominare l'acronimo BYOD generato dai termini inglesi «Bring your own device», ovvero «Porta il tuo dispositivo», sia esso un computer, un tablet o uno smartphone purché dotato di possibilità di essere connesso alla rete.
Si tratta di un invito a utilizzare dispositivi individuali in ambito didattico per una maggiore integrazione degli strumenti digitali nei percorsi di formazione. Essendo prioritaria la fruizione dei contenuti sul tipo di dispositivo, invece che vietarne l'uso, viene stimolata l'interazione con i propri apparati personali in un ambiente di formazione all'interno del quale si mettono a disposizione dei giovani la competenza del formatore e l'accesso a Internet.

Ma la catechesi non è semplicemente «didattica»!

Sappiamo che non è adeguato il paragone con l'ambiente scolastico, ma ci sono alcune suggestioni che ci provengono dalla didattica e che possono tornare utili nei percorsi di catechesi e negli itinerari di iniziazione cristiana.
La comunicazione mediata dal digitale ci suggerisce di attivare un modello partecipativo che abbatta i confini dell'«aula di catechismo» (espressione infelice e inadeguata ma molto in uso) e si orienti verso a un processo che, per osmosi, possa coinvolgere la famiglia, la comunità, il tempo libero, l'ambito delle relazioni e della festa come pure delle celebrazioni.
È possibile, infatti, che una provocazione lanciata dal catechista stimoli un ricerca che travalica i limiti spazio-temporali del suo incontro con i ragazzi e produca un itinerario che approdi a un incontro con le famiglie (per esempio: il senso del mio battesimo), a un momento di festa comunitaria (per esempio: la storia del nostro patrono riletta nell'era della multimedialità) o a un momento liturgico (per esempio: le preghiere dei fedeli per la liturgia festiva).
Non esistono quindi risorse digitali o strategie perfette da suggerire, ma si possono allestire «cassette degli attrezzi» che un buon progettista sa come comporre.

7 utili indicazioni

  1. Le mediazioni tecnologiche nei percorsi di catechesi e iniziazione cristiana sono un'opportunità, non un dovere. Sta a noi coglierne l'importanza e l'utilità, non tanto per apparire moderni o tentare di agganciare meglio l'attenzione, ma per il semplice motivo che l'ambiente digitale è uno dei luoghi abitati dai giovani d'oggi nel loro quotidiano.

  2. La modalità mista, ovvero utilizzare strumenti per la comunicazione della fede e l'iniziazione cristiana in parte in presenza e in parte attraverso mediazioni elettroniche, sembra garantire un giusto equilibrio tra analogico e digitale, tra le tecniche che conosciamo meglio e quelle che stiamo iniziando a padroneggiare.

  3. Gli strumenti posseduti dai ragazzi sono difformi (smartphone, tablet, notebook), pertanto è opportuno concentrarsi sui contenuti e sulle risorse d'apprendimento (learning object) più che sugli strumenti. Lì dove servano audio o foto si può lavorare in gruppi condividendo un numero limitato di dispositivi.

  4. Per buona parte delle attività mediate dagli schermi digitali è fondamentale una connessione di Rete da condividere. È opportuno verificare che questa condizione sia soddisfatta all'interno degli ambienti parrocchiali o, in alternativa, è possibile radunarsi in luoghi coperti da connessione di buona qualità.

  5. L'utilizzo di schermi digitali è adatto a promuovere l'autonomia dei ragazzi e a stimolare la loro curiosità. Ovviamente devono essere ben accompagnati e seguiti nei loro itinerari personali e comunitari.

  6. È possibile e auspicabile farsi affiancare da giovani formatori che abbiano più dimestichezza con la tecnologia, le reti sociali e i vari strumenti disponibili nell'ambiente digitale. Mettere insieme le varie competenze e attitudini non può che arricchire l'esperienza.

  7. In una sana pedagogia del contratto si potranno concordare tempi e modalità di utilizzo dei propri dispositivi, dosando una loro presenza non troppo invasiva e rimandando alcune attività e approfondimenti a un utilizzo personale, nelle proprie abitazioni.

    scarica il PDF delle Indicazioni

 

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